Centro prelievi della AUSL, centinaia di persone che attendono il loro turno e che, quando scatta il numerino, sbagliano regolarmente ambulatorio creando caos.
Infermiere pazienti e pazienti impazienti riempiono i corridoi in un vociare che fa sembrare la struttura un alveare pieno di api.
Incontro un blando conoscente dall'aria antipatica che ha già fatto arrabbiare due infermiere sbagliando a leggere il suo numero e sbagliando l'ingresso negli ambulatori , si gira verso di me e sorride (ignorando che al mattino sono scontroso quanto un orso a digiuno) e con voce squillante attacca discorso chiedendo: "che ci fai qui?"
Sono poco propenso a rivelargli gli affaracci miei e replico con una risposta che vorrebbe troncare li ogni chiacchiera: "che ci faccio? Ma è logico: organizzo feste per vampiri, visto quanta gente riesco a far venire?"
Mi guarda con aria un po' stravolta e accenna ad un timido "non riesco mai a capire se scherzi o se parli sul serio".
Fortuna scatta il numerino e posso entrare senza aggiungere altro nell'ambulatorio a me riservato, quello giusto.
Per l'immagine © Aventi diritto
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