martedì 30 maggio 2017

Centro prelievi

Centro prelievi della AUSL, centinaia di persone che attendono il loro turno e che, quando scatta il numerino, sbagliano regolarmente ambulatorio creando caos.
Infermiere pazienti e pazienti impazienti riempiono i corridoi in un vociare che fa sembrare la struttura un alveare pieno di api.
Incontro un blando conoscente dall'aria antipatica che ha già fatto arrabbiare due infermiere sbagliando a leggere il suo numero e sbagliando l'ingresso negli ambulatori , si gira verso di me e sorride (ignorando che al mattino sono scontroso quanto un orso a digiuno) e con voce squillante attacca discorso chiedendo: "che ci fai qui?"
Sono poco propenso a rivelargli gli affaracci miei e replico con una risposta che vorrebbe troncare li ogni chiacchiera: "che ci faccio? Ma è logico: organizzo feste per vampiri, visto quanta gente riesco a far venire?"
Mi guarda con aria un po' stravolta e accenna ad un timido "non riesco mai a capire se scherzi o se parli sul serio".
Fortuna scatta il numerino e posso entrare senza aggiungere altro nell'ambulatorio a me riservato, quello giusto.


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sabato 27 maggio 2017

Corsi d'aggiornamento

Corso di aggiornamento: cerco in tutti i modi di arrivare tardi, ma evidentemente è "contro la mia religione" e così, stresso il collega che mi accompagna, ed arriviamo inspiegabilmente per primi.
Sfacciatamente scegliamo l'ultima fila convinti di poterci distrarre guardando il passeggio stradale, ma ahimè, al corso siamo solo una decina di persone e la nostra volontà di scegliere una "posizione strategica" viene completamente vanificata. 
Il bravo relatore cerca in tutti i modi di rendere interessante un argomento pieno di tecnicismi noiosissimi e qualche malalingua, potrebbe insinuare di avermi visto chiudere gli occhi, cosa che (sia chiaro a tutti) smentisco spudoratamente!
Dovessi anche aver abbassato le palpebre per un secondo (cosa assai improbabile visto il totale controllo a cui sottopongo il mio corpo) lo avrei fatto solo per concentrare meglio la mente sulle complesse terminologie e soprattutto per memorizzare meglio le variazioni degli articoli normativi che ci stavano inculcando.
Non chiudevo gli occhi certo per stanchezza: in fondo, anche se io e il collega eravamo svegli fin dalle cinque del mattino, ero così "fatto" che all'antidoping, sono risultato positivo alla caffeina che, per essere più attento e vigile, ammetto di aver assunto direttamente per endovena. Il fatto è che questi corsi si susseguono a ritmo incessante perché, il nostro stato, modifica le normative ogni tre per due.
Nemmeno fossimo al supermercato, già me li immagino i nostri legislatori che urlano per il mercatino delle norme: "venga signò abbiamo due belle normative nuove nuove e la terza gliela offro fuori peso".
Quel che oggi vale, domani potrebbe non andar più bene e poi tornare in vigore l'anno successivo.
Centinaia di pagine di regole, articoli, commi, sottocommi e note che variando, magari solo di una virgola, ci obbligano ad un continuo formarsi.
Insomma: la scuola non finisce mai e allora, da bravo studente giuro che, la prossima volta, smonto la penna bic che ad ogni corso, ci viene data in dotazione e la uso come cerbottana. 
Non lo faccio per me, ma per rendere più viva la classe...


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venerdì 26 maggio 2017

Il trattore

Non capisco bene il funzionamento degli algoritmi di Facebook.
Pensavo: uno mette nella lista dei desideri di Amazon un prodotto, ed ecco che Facebook te lo ripropone nelle sue pagine, ma io non ho MAI guardato pagine riguardanti trattori!
Forse trattasi di messaggio subliminale: magari molti di voi, vorrebbero mandarmi a zappare e così, il bieco algoritmo, tenta di farmi capire il messaggio con immagini di trattori giganteschi...
Son complicate le vie dei social.


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giovedì 25 maggio 2017

Alta cucina

Mia moglie ama preparare in proprio quel che mangia, mi spiego: se vuole mangiare pane, si prepara il pane, se desidera biscotti allora prepara impasto e inforna, se vuole yogurt si fa lo yogurt in casa. Insomma un bravo donnino.
Così non è insolito trovare, in frigorifero, vari contenitori con ingredienti salse e pietanze di ogni ordine e tipo.
Non essendo ormai sufficienti quelli che in romagna vengono chiamati "sgugiotti" (piccole scatole chiuse ermeticamente), ultimamente abbiamo deciso di riciclare i contenitori richiudibili di una nota marca di sughi pronti ed è proprio lì, che ultimamente, vengono conservati quelli che potrei definire "arditi esperimenti culinari".
Ricordo ai miei due lettori che, il sottoscritto, soffre di quella che è da considerarsi una patologica "memoria del pesce rosso": insomma, tendo a dimenticare le quotidiane istruzioni che vengono impartite dalla (quasi) paziente consorte. 
È quindi normale che un povero innocente marito, ignaro del contenuto di quei contenitori, veda un appetibile sugo ai funghi porcini e decida di condire con quel gustoso condimento, l'ultima confezione di ravioli alle melanzane a disposizione.
Potete immaginare la sorpresa infarcita da esclamazioni quali "diamine e poffarbacco" o "perdinci e acciderbolina", quando all'assaggio del raviolo, con grande stupore, il sottoscritto venga a conoscenza del fatto che il sugo ai funghi porcini è in realtà un dolcissimo yogurt di soia alla vaniglia.
Un tempo avrei dato in escandescenze e avrei gettato tutto nel bidone della spazzatura, ma la vocazione alla santità che ultimamente mi contraddistingue ha avuto la meglio.
Inoltre gettare via dei ravioli è da considerarsi peccato mortale. 
La soluzione?  Semplice: ho lavato ogni singolo raviolo saltandolo poi in padella con un vero ragù di soia. 
Dentro di me ora, cresce l'idea di acquistare un numero indefinito di contenitori che possano mostrare l'esatto contenuto ed eliminare tutto ciò che può trarre in inganno, perché sarò anche un inguaribile buontempone, ma sul cibo, diamine e accipicchia, non si può scherzare.


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Diario di viaggio "il romanzo"

Diario di viaggio: capitolo 1 Giorno prima della partenza. Avere avuto una moglie di un certo tipo, avrebbe dovuto condizionare la vi...