mercoledì 29 marzo 2006

Pensieri polemico/musicali

Oggi sono polemico!


Non me ne vogliano i miei due lettori se, nelle prossime righe, potrò offendere i gusti musicali di qualcuno, ma...quando è troppo è troppo!


Sono reduce (se così si può dire) da una visita presso il reparto cd di un noto centro commerciale dove, posizionati in modo assai audace e ben visibile noto i seguenti cd:



Patrizia Pellegrino: "Patrizia è" (costo circa 10 euro).



Orlando Portento: "Triccheballacche: La cammellata" (poco meno di 4 euro) e, giusto per percorrere il tema, una "TRICCABALLAC COMPILATION" che vede protagonisti Leone di Lernia e altri nomi noti dell'italico Cabaret (di cui vi mostro la copia fotostatica della copertina)



Per concludere, in offerta a meno di 6 euro, il "cult" dei "cult": ovvero:



Si vive una volta sola di Loredana Lecciso.


Chiaro che, davanti a tanta "meraviglia musicale", un povero Tarlo si senta brutalmente bastonato.


I discografici si lamentano che la musica è in crisi, che la musica non si vende, che è difficile proporre cose che possano accontentare i gusti del pubblico...


Certo che è difficile accontentare i gusti del pubblico se, a prezzo popolare, mi vendi esclusivamente i dischi di una Patrizia Pellegrino che, per quanto carina e simpatica possa essere, nulla a che vedere con il mondo della canzone, certo che è impossibile riuscire a raggiungere apprezzamenti della critica quando a "cantare" è un "Portento" dello spettacolo o una Lecciso che strilla "Guardami negli occhi, guardami nel cuore, ogni donna ha il suo dolore..."


Questa è la "vera crisi della discografia". Produrre questo tipo di dischi forse è utile perchè aiutati da una grande pubblicità televisiva che consente di tenere prezzi bassi e popolari e che garantisce ai discografici molto guadagno ma che non consente certo la stessa visibilità ad altri artisti che forse (a mio avviso naturalmente) avrebbero maggior merito.


La discografia è in crisi dicevamo: la musica muore e la lasciamo morire nell'indifferenza generale di media, radio e tv. un "piccolo" esempio? Il festival della canzone italiana che, invece di promuovere canzoni, negli ultimi anni si è trasformato in un mercato di promozioni cinematograficosportivelibrarie che poco ha da spartire con il mondo delle sette note. 


Per concludere: quando vedo che giovani gruppi emergenti o grandi talenti musicali vengono ingiustamente penalizzati a causa di questa "crisi", ingiustamente sacrificati sull'altare del guadagno a fronte di operazioni "fintomusicali", io (che faccio parte del pubblico pagante) mi arrabbio e mi permetto di gridare: "Meno pattume musicale sugli scaffali, maggior coraggio nel produrre nuovi artisti!"


Scusate lo sfogo.


Tarlo






lunedì 27 marzo 2006

Fortuna

Sono fortunato perchè:


1) ho un lavoro stabile che mi permette di vivere decentemente, magari non senza preoccupazioni, ma sicuro... E, al giorno d'oggi, è una fortuna non da poco. Certo non faccio più il mestiere per il quale ho "studiato" e che mi ha concesso la possibilità di realizzare per quasi quattro anni il lavoro che amavo e desideravo, ma sono fortunato anche perchè ho avuto la grande possibilità di realizzare alcuni sogni.


2) ho una casa che tra quasi vent'anni sarà finalmente mia (se non crollerà prima). Certo non è una casa grande...anzi. E' anche stipata di cose, in un perenne disordine che pur volendo non riesco a domare,  occorrerebbe ristrutturarne alcune parti, ma meglio che dormire sotto un ponte, dentro una baracca o una tenda. Non solo, ma vivo al mare e vicino ad una bellissima pineta. 


3) ho una "colei che mi vuole bene" che vive con me, che ha lasciato la sua famiglia e terra di origine.


4) ho un gatto pestifero, ma simpatico.


5) ho una famiglia meravigliosa che adoro


6) ho tecnologie che mi permettono di ascoltare, vedere, chiacchierare di ciò che mi piace


7) ho un piccolo giardino che mi permette di sradicare erbacce dure come liane della giungla, riesco solo a coltivarci pietre e sassi... non cresce nemmeno il rosmarino, ma è pur sempre un fazzoletto (della grandezza di un kleenex) di terra del quale vantarsi.


8) ho un piccolo camino dove posso cucinare carne (o pesce) alla griglia e che mi permette ancora di assaporare i sapori del mio passato. Posso annusare l'odore della legna che si tramuta in brace, il profumo della resina delle pigne e poi quello della carne e della verdura che lentamente cuoce. Odori che molti, purtroppo, non hanno la possibilità di assaporare.


Si, sono proprio fortunato! Ma allora perchè ancora non riesco a vincere al Superenalotto? 


giovedì 23 marzo 2006

Chi non legge Tex...

Chi non legge Tex corre seri pericoli...In fondo "il sole in fondo è ancora alto e oggi non ho ucciso nessuno".    Citazioni cinematografiche a parte (vediamo chi di voi si ricorda in quale film venne pronunciata quella frase), eccovi una "nuova" vecchia vignetta di Arthur Serpis dedicata ad uno dei miei "miti fumettistici" di sempre.



ARTHUR SERPIS © 1996 - 2005 By Daniele "tarlo" Tarlazzi

martedì 21 marzo 2006

Arthur Serpis Elettorale

Se tutto va bene forse sono riuscito a installare lo scanner... Così, in barba alle mie promesse di Par Condicio, vi propongo una vignetta "d'annata"... era il 1992 e questa è la sesta vignetta di un "giovanissimo" Arthur Serpis. Spero possa piacervi.



Arthur Serpis ©1992-2005 by Daniele "tarlo" Tarlazzi

Ci riuscirò?

In questi giorni non riesco ad aggiornare il blog... e la cosa mi spiace.


Sono alle prese con un "aggiornamento" del sistema (installazione di un nuovo scanner che non ne vuole sapere di installarsi) e con qualche back up... che non vuole "beckapparsi". Nell'attesa di "riprendere le trasmissioni" auguro a tutti BUONA PRIMAVERA.


Tarlo


 

sabato 18 marzo 2006

STRANE STORIE

Mentre il tempo scorre senza che io abbia il tempo sufficiente per scrivere nuove cavolate, diamo fondo al cassetto dei ricordi con questo scritto del 1995. Tanti anni fa salvammo (io e la mia famiglia) un cucciolo di cane appena nato, lo raccogliemmo in un cestino dei rifiuti del centro di Ravenna. Quella cagnolina ci ha tenuto compagnia per 14 anni e si chiamava Billy, poi vennero Kim e Milk che sono stati i miei grandi compagni di gioco. Ora tocca al gatto Stich mantenere l'allegria di casa. Il racconto postato qui sotto è dedicato ai miei animali.


Tarlo


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“Bella la vita!”
Con questa frase, ripetuta ogni mattino, Bill si alzava da letto ed iniziava il suo lavoro. Era molto fortunato: il lavoro che gli era stato affidato veniva svolto al suo domicilio.
Inoltre, la famiglia che lo ospitava, si era rivelata molto dolce con lui: soprattutto la piccola Katia...quante volte si era lasciato andare alle sue dolci carezze e quante volte aveva sognato un dolce avvenire !
Pensare che quando era apparso in quella famiglia, si era comportato con timore e vergogna: loro lo avevano accolto a braccia aperte, ma lui in quel momento, non poteva dare in cambio che la sua amicizia.
Che stupido era stato!
Addirittura era stato proprio il padre di Katia a trovargli il lavoro.
Insomma, non avrebbe mai saputo come ringraziarli.
Guardò verso l’orologio della cucina e si rallegrò; era quasi mezzogiorno e tra pochi minuti Elena sarebbe tornata a casa piena di sporte e sacchetti contenenti ogni ben di Dio.
Naturalmente avrebbe preparato chissà quali manicaretti.
Il pensiero del pranzo creò, nello stomaco di Bill, la dolce sensazione che dà l’appetito; purtroppo però era ancora presto, doveva prima finire il suo lavoro.
Uscì dalla porta e si recò in giardino e cominciò ad armeggiare tra fiori, piante ed erba, fino all’arrivo di Elena.
Accompagnò la donna in cucina e si sedette osservando con estrema attenzione i movimenti della padrona di casa; il rumore della porta d’ingresso che si apriva fece girare di scatto la testa a Bill che, immediatamente riconobbe la voce che lo chiamava:
“Bill, sei in casa? Cosa aspetti a venirmi a salutare?”
Era Katia!
Corse all’impazzata incontro alla giovane e bella ragazza e le baciò una mano, poi,
silenzioso la seguì in cucina e cominciò a guardare un po’ Elena e un po’ Katia che si erano messe a chiacchierare sull’andamento della giornata ed altri discorsi del genere, ma una frase di Elena attirò particolarmente la sua attenzione:
“Senti Katia, sono un po’ in ritardo con il pranzo, potresti fare due passi con Bill, che ne dici? Io ne avrò ancora per almeno una mezz’ora.”
“Hum, perché no? Che dici Bill, hai voglia di portarmi a spasso?”
Naturalmente l’idea di fare due passi con quella dolce e tenera creatura riempì di gioia il cuore di Bill che si mise immediatamente al fianco ragazza seguendola passo passo.
Bill era un tipo di poche parole, ma riusciva comunque a trasmettere i suoi sentimenti senza bisogno di “aggiungere chiacchiere alle chiacchiere”.
Lasciò quindi che fosse Katia a parlare per tutti e due...Ormai da tempo lui e la ragazza avevano instaurato un gran bel rapporto, lui sapeva tutto di lei, era il suo confidente di fiducia e questo, gli dava una grande soddisfazione.
Come di consueto si recarono al parco e, al loro ritorno, il pranzo era pronto e Bill,
divorò la sua porzione in men che non si dica.
“Santa pazienza che foga!” esclamò Elena.
“Dovresti mangiare più lentamente, gusteresti meglio i sapori!”
Bill sapeva benissimo che mangiare con calma era una cosa saggia, ma con quelle pietanze così gustose era troppo difficile trattenersi.

***

Il tempo passava inesorabile tra le mura domestiche, e come dicono i grandi romanzieri: “nulla dura per sempre!”.
Da qualche tempo l’atmosfera di quella famiglia si era trasformata.
Katia ed Elena si comportavano normalmente, ma il padrone di casa era diventato da tempo intrattabile: nulla di quello che Bill faceva sembrava andargli a genio, ma quelle si rivelarono soltanto le avvisaglie della tempesta che presto si sarebbe abbattuta sul povero Bill.
Un giorno d’estate, Bill venne invitato (in modo abbastanza brusco a dire il vero) dall’uomo di casa a salire sull’auto per una gita inaspettata.
Comunque, visto che una gita è sempre una gita, salì con la consueta tranquillità posizionandosi sul suo “solito” sedile.
La vettura si avviò verso la periferia della città, imboccò l’autostrada e dopo parecchi kilometri, si fermò ad una stazione di servizio.
“Mentre io faccio il pieno, sgranchisciti le gambe e cambia “l’acqua ai lupini!”
Bill non se lo lasciò ripetere e corse verso la toilette.
Fu proprio in quel momento che avvenne il fattaccio: la sua auto, si era avviata e raggiungeva la corsia di rientro a gran velocità.
Bill provò a rincorrere la vettura ululando e gridando con forza la sua disperazione.
Dimenticavo di dirvi che Bill era un bel cagnone peloso di circa 30 kilogrammi e che, almeno fino a quel momento aveva svolto il suo lavoro di guardiano di casa con diligenza e carattere.
Mai avrebbe permesso ad estranei di entrare in casa senza permesso.
Si domandò cosa poteva aver fatto di male ed analizzò la sua onorata carriera senza trovare grosse pecche, ma recriminare era ora illogico; in fondo forse, l’uomo si era solo dimenticato temporaneamente di lui, sarebbe tornato presto indietro, si sarebbe scusato con lui e tutto sarebbe tornato come prima.
Per questo il nostro amico a quattro zampe decise di aspettare un po’ di tempo all’interno dell’area della stazione di servizio.
Pazientemente, Bill aspettò alcuni giorni poi, decise che ormai era il caso di rimettersi in marcia e tentare il rientro a casa: in fondo tante volte aveva sentito alla televisione di esseri della sua razza, fare anche migliaia di kilometri.
Purtroppo però non fece in tempo a percorrere che poche centinaia di metri.
Sentì una frenata, un grande dolore poi il nulla.
Quando si svegliò, una ragazza dagli occhi di cielo lo guardò sorridente e gli parlò con voce rassicurante; nonostante il dolore Bill le lambì la mano.
“Tranquillo, tra poco starai bene: il veterinario mi ha detto che tra qualche giorno sarai in grado di correre e saltare nuovamente.
Sei fortunato sai, hai rischiato brutto: se non mi fossi fermata, a quest’ora non saresti qui !
Non sei il primo che trovo in queste condizioni e quando starai meglio potrai unirti agli altri amici in giardino.”
Come ho saputo della sua storia?
Fu proprio Bill a raccontarmela mentre ero ospite della fata dagli occhi di cielo (come lui ama chiamarla).
Nonostante la sua fortuna, durante il racconto, gli occhi di Bill si erano velati e in più di un’occasione i suoi pensieri erano tornati a Katia e alle sue coccole, alle passeggiate ed ai manicaretti che, giornalmente, uscivano dalla cucina di Elena.
Pensò anche a colui che lo aveva abbandonato così brutalmente, ma senza troppo rancore; anzi sarebbe stato sicuramente capace di perdonarlo.
Chi invece non venne perdonato (il nostro è un vero “racconto a lieto fine), fu proprio il “vecchio” padrone di casa che, venne... “abbandonato” dalla moglie e dalla figlia e denunciato dalle stesse per crudeltà verso gli animali.


©1995 by Daniele "tarlo" Tarlazzi


 

martedì 14 marzo 2006

100 domande

A dire il vero: Non amo molto questi "test", ma alla fine non riesco a non partecipare... Chissà cosa mi spinge psicologicamente  a farlo.


1 -COME TI SEI FATTO UNA DELLE TUE CICATRICI? operazioni chirurgiche, piccoli incidenti domestici


2. DI CHE COLORE SONO I MURI DELLA TUA STANZA?
Per ora bianchi


3. UNA COSA CHE TI SPAVENTA?
Posso mentire?Nulla mi fa paura...  In realtà mi fa paura tutto e niente 


4 CHE MUSICA ASCOLTI? 
Tutto ad esclusione del rap 


5. SAI A CHE ORA SEI NATO?
Avevo fame: attorno a mezzogiorno e mezzo


6. COSA VORRESTI ORA PIU' DI QUALSIASI ALTRA COSA?
Serenità


7. CHI TI MANCA?
I miei cani e la vecchia casa

8. QUAL E' LA COSA PIU' DI VALORE CHE POSSIEDI? Anche qui dipende: Ho una compagna preziosa, ma anche un gatto prezioso... ma se dovessero escludere gli affetti direi i miei libri e fumetti



9. DI CHE SEGNO SEI? Gemelli


10. SEI CLAUSTROFOBICO? 
No 


11. HAI PAURA DEL BUIO?
Non più

12. L'ULTIMA PERSONA CHE TI HA FATTO PIANGERE? Non ricordo, mi appello alla facoltà di non rispondere  


13. QUAL E' IL TUO PROFUMO PREFERITO?
Legna accatastata, il profumo della carta, l'odore del pane e dei dolci cotti nel forno


14. CHE COLORE DI OCCHI/CAPELLI TI PIACE NEL SESSO OPPOSTO? 
Attualmente biondi 


15. DOVE TI PIACEREBBE CHE TI FACESSERO UNA PROPOSTA DI MATRIMONIO?
Non so


16. CAFFE' O ENERGY DRINK?
Caffè, sicuramente.

19. CHI E' L ULTIMA PERSONA CHE HAI FATTO ARRABBIARE? "colei che mi sopporta"


22. TI PIACE QUALCUNO? Beh si... la mia famiglia, mia nipote... l'elenco è lunghetto


24. MARCA DI VESTITI PREFERITA?
Non amo molto le "firme"


25. LA MACCHINA DEI TUOI SOGNI?
Mi trovo bene con la mia Toyota anche se ormai inizia ad essere "anzianotta"

28. TI INNAMORERESTI DI UNA PERSONA CHE SAI CHE STA PER ANDARSENE?
Mi sono innamorato di una persona  che viveva lontano  che ora è qui...fa lo stesso? 


29. QUAL E' IL MIGLIOR MODO CHE HA QUALCUNO PER FARTI CAPIRE CHE GLI PIACI?
sguardi, dirglielo.


31. CAPELLI BIONDI O MORI?
i miei? Ormai direi verso il grigio


33. COSA TI DA PIU' FASTIDIO?
Certi atteggiamenti supponenti


35. LA TUA DEBOLEZZA?
Il cibo, lo sci


37. PRIMO LAVORO?
Fonico teatrale

41. PERCHE' HAI COMPILATO QUESTO TEST?
Non so, non resisto a questo genere di cose anche se non mi piacciono molto


42. SU COSA TI FANNO PIU' COMPLIMENTI?
Boh....forse non riesco a sentirli i complimenti 


43. COSA FARESTI SE L' ALCOL DIVENTASSE ILLEGALE?
Me ne farei una ragione...non sono un grosso bevitore.


44. COSA VUOI PER IL TUO COMPLEANNO?
Volete l'elenco completo? Faccio prima a dire che desidero di tutto: cd, dvd, hi-fi....

45. QUANTI BAMBINI VUOI?
Uno o una


46.SEI STATO CHIAMATO COSI PER QUALCHE MOTIVO?
No


48. COSA HAI FATTO STAMATTINA?
Colazione

49. COSA HAI MANGIATO PIU' DI RECENTE?
Biscotti

53. LA CANZONE PIU' IMBARAZZANTE CHE HAI NEL TUO IPOD?
Nel mio "ipod" non ci sono canzoni imbarazzanti; la musica non è mai imbarazzante


54. SE FOSSI UN' ALTRA PERSONA VORRESTI ESSERE TUO AMICO? 
Perchè no... 


55. HAI MAI DETTO UN SEGRETO CHE AVEVI GIURATO DI TENERE NASCOSTO?
no

56. L'ASPETTO CONTA?
Per me no, per altri si.... credo alla fine conti per una buona percentuale

57. COME SFOGHI LA RABBIA? Un tempo nuotavo, ora la sfogo con la voce


58. DOV' E' LA TUA SECONDA CASA? Seconda casa? Devo ancora finire di pagare la prima.... 


60. QUAL ERA IL TUO GIOCATTOLO PREFERITO DA PICCOLO?
Automobiline


61. QUANTI NUMERI HAI NELLA RUBRICA DEL TUO CELLULARE?
Abbastanza

62.SE POTESSI ESSERE IN QUALUNQUE POSTO DOVE VORRESTI ESSERE?
Mi piace e amo il mio paese e vorrei essere sempre qui...comunque tutto il mondo è paese.

63. USI MAI IL SARCASMO?
Sempre


64. SEI MAI STATO AD UN CONCERTO?
Si

66. QUALI SONO I TUOI SOPRANNOMI? Tarlo, Hiroscima


67. GELATO PREFERITO? "
Nonnamelia"

72. QUAL E' IL TUO COLORE PREFERITO?
Azzurro (spero che in par condicio si possa dire)

73. CHI/COSA TI MANCA DI PIU' ADESSO?
Vorrei vedere più spesso mia sorella e mia nipote e le mie cugine


74. QUANTI DENTI CARIATI HAI?
E no, basta! Ho gia versato miliardi ai dentisti... spero di non doverci andare più per i prossimi vent'anni

75. VORRESTI CHE TUTTI RISPONDESSERO A QUESTE DOMANDE? Naaa, ma visto che l'ho fatto io....

76. COSA STAI ASCOLTANDO? Dracula di Premiata Forneria Marconi, Live in Israele di Noa.


77. L' ULTIMA COSA CHE HAI BEVUTO? Caffè


79. LA PRIMA COSA CHE NOTI NEL SESSO OPPOSTO?
dipende.

81. LA COSA CHE ODI DI PIU'?
Non so: è ipocrita scrivere l'ipocrisia quindi non so....

82. BEVANDA ALCOLICA PREFERITA? vino rosso barriccato

85. COLORE DI CAPELLI?
Ma non era gia stato chiesto? Tendenti al grigio...quelli che restano

86. COLORE DEGLI OCCHI?
scuri


87. ALTEZZA?
1 metro 70.


88.ANIMALE PREFERITO? 
Cane


89.MESE PREFERITO?
Settembre e Febbraio


90. TI PIACE IL SUSHI?
Si.


91. ULTIMA COSA CHE HAI GUARDATO?
il mio gatto

92. GIORNO PREFERITO DELL' ANNO?
Nessuno

94. ESTATE O INVERNO?
forse inverno, ma anche l'estate non è male.. ma perchè escludere stagioni affascinanti come l'autunno e l'inverno. Ogni stagione ha un suo fascino

95 BACI O ABBRACCI?
Baci e abbracci


97. L' ULTIMA COSA CHE HAI COMPRATO? Fumetti e un libro di Camilleri




99. CHE LIBRO/GIORNALE STAI LEGGENDO? Dampyr (fumetto di Sergio Bonelli Editore) e La forma dell'acqua di Camilleri


100. QUALCUNO E' INNAMORATO DI TE?
Spero di si


sabato 11 marzo 2006

Gira per uffici

Non è farina del mio sacco e non saprei nemmeno a chi attribuire i diritti credo che queste cose "girino" liberamente per i vari posti di lavoro, quindi... ecco a voi:


INVECE DI DIRE, PROVA A DIRE


Non posso perchè vado a prendere un caffè alla macchinetta


Non posso perchè ho una colazione di lavoro


Non posso perchè vado in bagno che ho la caghetta


Non posso perchè devo gestire una priorità organica


Nel mio ufficio sono l'ultima ruota del carro


Sono una delle quattro forze motrici della mia struttura


Ho preso dell' asino


E' stata riconosciuta la mia forza trainante


Ho perso la giornata a chiacchierare con i colleghi


Investo parte del mio tempo a fare "spogliatoio"


Ho perso la giornata a fare solitari con il computer


Investo parte del mio tempo a prendere confidenza con la tecnologia


Ho fatto una cazzata


Ho messo l'accento sulle contraddizioni implicite del processo decisionale


Nella riorganizzazione me l'hanno messo in quel posto


Nella riorganizzazione è stata esaltata la mia professionalità a 90°


Il mio capo mi ha mandato a fare delle pippe


Il mio capo mi affida missioni dove ho mano libera.


Meditate gente, meditate... è tutta questione di come "presentare" il piatto del giorno anche se, alla fine invertendo i fattori il risultato non cambia.


 Buon Week End a tutti voi


Tarlo


giovedì 9 marzo 2006

LA BALLATA DEI COLORI

LA BALLATA DEI COLORI

Il vecchio sembrava essere apparso dal nulla; aveva un mantello piegato sotto il braccio e, senza lasciarmi tempo di chiedergli chi fosse o di cosa avesse bisogno, iniziò a parlare con voce dolce:
“L’azzurro colore del cielo e del mare; Il verde delle montagne degli alberi, dei prati e della speranza, poi c’è il rosso: colore del sangue, sinonimo di passione e di amore.
Il giallo che ci ricorda il sole che illumina le nostre giornate, ma il giallo è anche il colore che incide sulla nostra voglia di mistero; un colore che nutre la nostra gelosia che si nutre delle nostre emozioni e che, a volte, ci fa vivere nell’inquietudine e nell’incertezza.
Il rosa, che ci fa pensare al sorriso dei nostri bambini e alla tenerezza delle nostre giornate più spensierate e poi il marrone che ci ricorda quanto sia importante la realtà e come sia importante vivere con i piedi sulla terra.
Il bianco, la purezza, la bellezza e ciò che è bene e infine il nero: il dolore, il lutto,ciò che è o che ci fa il male…
Ma dal nero puoi anche imparare cose buone e belle; ad esempio il nero snellisce e credo non sarebbe male se tu decidessi di scegliere colori scuri per il tuo abbigliamento.”

Rise per qualche millesimo di secondo poi riprese a parlare sempre con toni sereni e pacati:

“Nei colori c’è la vita e dai colori puoi imparare tanto.
Fidati della luce di certi colori e lasciati guidare dalla loro energia, ma stai in guardia: non fidarti mai dei colori spenti; sono ingannatori, dicono bugie, non contengono né passione né amore.
Nelle sfumature “smorte” vive spesso menzogna, invidia, grettezza e risentimento; evita quindi di seguire i consigli o le tentazioni di questi colori che mancano di luce: faranno di tutto per spegnere anche la luce che c’è in te.
Credimi, lo faranno e senza farsi troppi scrupoli.
Quando qualcuno ti dice che ti vuole bene, osserva bene il colore dei suoi occhi e cerca la luce, se non la trovi scappa prima di farti prendere in trappola o sarai destinato a soffrire.
Perché se è vero che nel colore puoi trovare calore è anche vero che il freddo di certe sfumature gela il sangue.
Nota quanto tutto sia colore, passione, calore, gelo, guerra, solitudine, allegria, amore…
Ricorda sempre che nella luce dei colori si nasconde la vita quindi sii rispettoso verso di loro perché questi sono i colori dell’uomo, della sua pelle, delle sue tradizioni.
Colori che vengono da un unica fonte: quella della vita. Ascolta la voce e i consigli di questo vecchio pazzo che da pittore ha perso buona parte della sua vita e forse anche la ragione, nella ricerca dei significati di mille sfumature.”
Si avvolse nel mantello tinto dai colori dell’arcobaleno, si volse un ultima volta e salutò alzando la mano in segno di pace e si incamminò verso la nebbia e vi scomparve.
Non potei fare a meno di notare la triste ironia: che strani scherzi gioca la sorte: apparire dal nulla, avvolgersi in un mantello d’arcobaleno e scomparire inghiottito, dopo aver parlato tanto di luci e colori, da una nebbia grigia…. “quasi” incolore

27/02/2003 © by DANIELE TARLAZZI


 


Per la foto: © Aventi diritto

mercoledì 8 marzo 2006

Da tempo cerco, per quel che posso e per come posso, di sostenere le iniziative dell'Associazione "Mauro Emolo" O.N.L.U.S (se ne volete sapere di più sull'associazione e sulle sue finalità trovate il banner nella colonna a fianco a questo post e un richiamo a "fondo pagina". Ricevo e pubblico più che volentieri questo comunicato:

L"Associazione "Mauro Emolo" O.N.L.U.S" in collaborazione con numerosi amici (disegnatori, autori e non) ha indetto un' Asta di Beneficenza:
http://members.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewUserPage&userid=cdh_comics 
Per chi non fosse informato l'associazione "Mauro Emolo" O.N.L.U.S. si occupa dei pazienti e delle famiglie colpiti dalla Corea di Huntington, una malattia genetica neurodegenerativa attualmente incurabile. I malati in Italia sono diverse migliaia, rimbalzati da un istituto all'altro, ingestibili, spesso rifiutati dalle famiglie. Ciò che possiamo fare è cercare di aiutare la ricerca, creare dei luoghi attrezzati per accoglierli ed essere di sostegno alle famiglie. Tutto questo si può fare solo tramite le donazioni.
L'Associazione non ha fini di lucro ne' spese di rappresentanza, il nostro registro contabile è pubblico e consultabile in qualsiasi momento. Ogni soldo donato viene impiegato esclusivamente in attività che portino benefici ai malati e alle loro famiglie.

Visto la quantità di materiale verranno fatte più aste per adesso godetevi questi bellissimi oggetti, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento potete contattare:
pietro@fumettioriginali.net


martedì 7 marzo 2006

MAGICO RITO PER FAR PASSARE LA FAME

A "grande richiesta" (leggete momentanea mancanza di idee) ecco riproposto un magico rito del mago Tarlus


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MAGICO RITO PER FAR PASSARE LA FAME


Sono il mago Tarlus ed ora ricordo tutto: Anche i riti più complessi e ridicoli. Quindi ora, Noi renderemo edotti voi miseri mortali di un magico rito per far passare la fame. Occorre procurarsi i seguenti oggetti:
1 fornelletto a gas
1 uovo fresco
1 pentolino di acqua
sale fino q.b
un brandello di stoffa colore a scelta
1 candela
1 fiammifero

Ed ora miei cari miscredenti, prendiamo il fiammifero e accendiamo la candela.
Ora prendete in mano il fiammifero ed accendete la candela, poi accendete il fornelletto a gas.
Inseritevi sopra il pentolino d'acqua e portate ad ebollizione. Nell'attesa potrete cantare con noi la formula di rito:
"coticotico fa il tacchiiiino, cik ciak cik ciak l'eliofanteeeee, ma
va a da via il c... l'inquiliiiino e di noi che cosa saràààà"
continuiamo con la seconda formula che dovrete cantare assieme a noi
nel momento catartico dell'immissione dell'embrione gallinico
nell'acqua bollente:
"La galliiinaaaaaaaaaaa non è un animaleeeee intelligenteeeeeeee lo
si capisce, lo si capisce da comeeeeeeee guaaarda la geeeente!"


Bene; ora inserite l'uovo nell'acqua bollente ed attendete 5 minuti circa.
Spegenete la candela ed il fornello e denudate l'uovo dal guscio. Tagliatene una metà e cospargetela di sale.
Mangiatela.


Ripetete l'operazione con l'altra metà dell'uovo. Ora prendete il brandello di stoffa colorato e ripulitevi
delicatamente la bocca.

Passata la fame vero? Bene, siamo lieti che il nostro rito per far passare la fame abbia funzionato.
Sia per voi una giornata serena e non noiosa.


Un caro saluto
Mago Tarlus



lunedì 6 marzo 2006

Considerazioni di un "dopofestival"

Il festival della canzone italiana è diventato un "festival Italiano" che poco ha da spartire con la musica... Se di "festa della canzone" si deve parlare, allora è logico che la musica sia protagonista... le oltre cinque ore di programmazione dell'ultima serata ha proposto 8 canzoni finaliste...ovvero 1.6 minuti all'ora dedicati ai partecipanti alla competizione... Il resto della manifestazione è stato dedicato a promozione discografica di ospiti illustri quali: Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Anastasia, Riccardo Cocciante (quello che ho apprezzato di più), promozione cinematografica e sportiva, comicità da basso cabaret e sfilate di moda... Di musica se ne è ascoltata davvero poca.


Vogliamo anche parlare della "fantascientifica" giuria demoscopica e del televoto? Vorrei stendere un pietoso velo sull'argomento... sarei solo curioso di sapere dove diavolo si trovano i "moduli" per poter diventare "giurato demoscopico". Sarei davvero curioso di poter guardare in faccia gli altri "colleghi giurati" e chiedere loro cosa hanno ascoltato o visto... si perchè a mio avviso hanno guardato ed ascoltato di tutto tranne le canzoni del festival. Hanno eliminato quelle che, a mio avviso (e chiarisco che si tratta di gusti estremamente personali; nulla conta il fatto che le mie canzoni "preferite" siano tra le più programmate nelle radio), erano le canzoni migliori. Hanno eliminato talenti indiscussi: Noa, Carlo Fava, Ron, Anna Oxa, L'Aura, Helena Heldwig, Mario Venuti e Simona Bencini... Non riesco a comprendere i misteri del televoto; Povia ha vinto con una canzone identica a quella dello scorso anno: mischiando i fattori avrebbe potuto tranquillamente intitolare il suo pezzo "Quando i piccioni fanno oh..". 


Nel "nuovo festival" non esiste più la realtà della giuria di qualità, ma se ne sente (e non poco) la mancanza. Un festival di cui non sentirò sicuramente la mancanza perchè non è stato un festival dedicato alla musica, ma una vetrina per chi con la musica non ha nulla a che vedere. Forse sarò troppo duro nel mio "giudizio" ma credo davvero che, per risollevare le sorti di quella che dovrebbe essere la più importante manifestazione atta a promuovere la musica italiana nel mondo, siano necessarie parecchie modifiche alla struttura. Forse, e sottolineo forse, sarebbe auspicabile un vero ritorno al passato... per questo il mio grido resta: Aridatece Pippo Baudo!



Per la foto: © Sorrisi e Canzoni - Aventi diritto

sabato 4 marzo 2006

SANREMO: Terza e Quarta serata

Il festival della canzone italiana, fa promozione al cinema.... sarebbe come dire che al festival del cinema a Venezia, i cantanti dovrebbero andare a promuovere i loro dischi... cosa che non succederà mai. Cosa c'entravano Verdone e Muccino alla terza serata? Nulla se non che erano li ESCLUSIVAMENTE per promuovere il loro film in uscita il 10 marzo (lo avranno ripetuto una decina di volte).... e lo chiamano festival della canzone italiana.


Nella terza serata, la delusione di vedere Noa eliminata, ma la soddisfazione di conoscere il talento di L'Aura che, con uno stile molto teatrale, propone al pubblico una canzone molto piacevole... non so come sia finita, ma visti i precedenti l'avranno sicuramente eliminata così come hanno eliminato tutti i pezzi migliori di questo festival.


Ieri sera quarta e penultima puntata... ci avviciniamo alla fine di questo polpettone televisivo che finge di essere un festival della canzone ma che in realtà è solo un varietà e nulla più. Serata dedicata ai duetti, si sono rivisti grandi artisti di cui avevo perso le tracce: Radius e Portera che hanno accompagnato la Tatangelo ad esempio con la loro solita classe e bravura. Mi chiedo invece il senso della partecipazione di Loredana Bertè alla canzone di Ron... che c'azzeccava? Non bastava Tosca?...misteri dell'audience.


Comunque li mi son fermato.... il sonno ha preso il sopravvento ed ora un dubbio si fa avanti... riuscirò a sostenere la finale o piomberò addormentato dopo poche esibizioni? Alcuni sondaggi propendono per la seconda possibilità, quindi....buonanotte a tutti ;-)



Aridatece Pippo Baudo o... Fabio Fazio


Tarlo

mercoledì 1 marzo 2006

FESTIVAL: SECONDA SERATA

Cito una canzone del passato, gia passata qui e altrove... "tutto il resto è noia".


La conduzione è lenta: Panariello è lento, Ilary è lenta, Totti è in sala ma è lento e Victoria Cabello è... un po' scontata, ma se le si lasciasse un po' più di libertà non sarebbe così lenta.... Ma questo  non è il festival della conduzione o del presentatore (comunque il mio grido da oggi sarà: Aridatece Pippo Baudo!), ma il festival della canzone italiana.


Faccio il mio "tifo", scelgo 3 o 4 canzoni e... me le eliminano. Ecco la mia "seconda serata"...  Anche nei giovani poche le novità; simpatico e con talento Cristicchi e bella voce quella di Helena Helwig, ma il resto...è "festival".


Domani terza serata: Se mi eliminano Fava e Noa, giuro: spengo il televisore e vado al cinema.


Aridatece Pippo Baudo!


Diario di viaggio "il romanzo"

Diario di viaggio: capitolo 1 Giorno prima della partenza. Avere avuto una moglie di un certo tipo, avrebbe dovuto condizionare la vi...