lunedì 27 marzo 2017

Meditazioni atte a evitare un "meccanicidio"

Ohmmm ohmmm ohmmm. Positività e calma, devo pensare a cose positive, immaginando magari l'alba e i suoi colori al sorgere del sole. Quel bel colore rosso. Rosso come il sole che nasce e come il sangue di quel meccanico incompetente che ha rovinato la vespa e che mi ha costretto a rivolgermi ad un altra officina e sborsare quasi 400 euro per riparare (e solo in parte) i danni causati dalla sua incapacità...
No, non funziona. Allora: ohmmmm, ohmmmmm la calma è la virtù, la pace e l'amore su ogni cosa. Il tramonto: focalizzo il tramonto, ma senza pensare ai colori o ritornerà alla mente il pensiero negativo. Immagino un albero al tramonto, i rami che si stagliano nei colori del tramonto, rami pieni di foglie e un cadavere appeso ad un grosso ramo: il cadavere è quello di un meccanico appeso per la testa: quel meccanico inetto che ha rovinato la mia vespa... 
Dai su basta! La meditazione serve ad allontanare i pensieri negativi. Devo respirare a lungo. Inalare aria per poi espirarla diminuendo le tensioni. Ooooohmmm, ohmmmm, ohmmmm.
Ecco: ora arriva l'immagine positiva: il mare calmo... una lieve brezza, barche all'orizzonte che lievi seguono l'energia del vento e le onde che, gentilmente, accarezzano la spiaggia con la loro spuma. 
Onde lievi e dolci che, grazie ad un abile gioco di correnti, portano a riva un cadavere... quello del meccanico incapace, che è affogato dopo aver rovinato la mia vespa...
(Continua?) 


Per l'immagine © Aventi diritto
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domenica 26 marzo 2017

Vendette

Mi apposterò nascondendomi dietro alla porta, senza perderti di vista. Controllerò ogni tuo movimento, studiandone le abitudini, osserverò il tuo posarti con eleganza come se non ti interessasse di ciò che accade attorno a te. 
Attenderò paziente che tu abbia quella minima distrazione che mi consentirà di avvicinarmi a te in totale silenzio.
Solo allora potrò urlarti nelle orecchie "Zzzzzzzzzzzzzz"! Maledetta zanzara!


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sabato 18 marzo 2017

Outing

Oggi è di moda (e per me è anche giusto) fare outing su qualsiasi cosa. Essere sinceri è necessario e ci rende "trasparenti".
Perché quindi non ammettere passioni, debolezze, malattie o altro?
Anch'io ho qualcosa da confessare: torbidi segreti che probabilmente non interessano a nessuno, ma che è necessario rendere noti in un momento in cui, confessarsi al pubblico e uscire allo scoperto, diviene una forma di immagine sociale di una certa importanza.
Ispiro aria nei polmoni perché, a dire certe cose, occorre un gran coraggio.
Espiro l'aria ispirata per rilassare i muscoli ed eccomi pronto a fare "outing" e confessare:
Provo odio e rancore nei confronti del glutine e delle farine raffinate! 
Il glutine e le farine mi gonfiano fino a farmi star male, ma cosa più importante, mi impediscono di gustare piatti meravigliosi come tagliatelle, e pappardelle al cinghiale di cui sono abbastanza ghiotto. Vi confesso anche di essere attratto dal fritto e da altri piatti di pesce inseriti nel menù del Bagno Giada di Lido Adriano e che, ma ormai la cosa vi è chiara, sono un ghiottone.
In confidenza dichiaro altresì che vorrei dormire  e riposare molto di più e che la mancanza di sonno mi rende ansioso e nervoso. 
Nervosismo e ansia che mi trasmettono anche bollette e pagamenti tanto da rendermi silenzioso, cupo e sfiduciato nei confronti delle istituzioni.
Ecco: l'ho detto, ho fatto outing, mi sono confessato e ora mi sentirò meglio per i prossimi 17 secondi e mezzo. 
A proposito: a chi mi dirà che ho bisogno di una vacanza, rispondo: avete ragione: prometto che, se mi troverete uno sponsor, partirò immantinente per destinazioni ignote e misteriose.

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venerdì 10 marzo 2017

Diario di un tarlo qualunque: Mors tua vite mea

Su un profilo facebook (naturalmente non farò nomi) si parla di "primo soccorso" una pratica a cui personalmente tengo molto: uno di quei corsi obbligatori che sono davvero utili ad un dipendente. Un tizio ritiene che per poter praticare il primo soccorso occorrerebbe, in pratica, "presentare un certificato medico onde evitare spiacevoli infezioni".
Per carità, rispetto l'idea balzana della persona in questione, ma "mors tua, vita mea". 
Se mi trovate a terra soccorretemi senza pietà, starnutitemi in faccia, contagiatemi con ciò che vi pare, ma per carità: se riuscite, salvatemi la vita. 
Giuro che mai vi denuncerò se, al mio risveglio, avrò il raffreddore. Soprattutto non vi chiederò certificati di sana e robusta costituzione!
Insomma: la vita di un essere umano, quando possibile, va salvata punto e basta. Credo nessuno di voi preferirebbe non essere soccorso (e di conseguenza rendere l'anima a mister satanasso) per il rischio di un qualsivoglia presunto contagio. 
Le cure mediche ormai ci permettono di sopravvivere decentemente a (quasi) qualunque cosa, quindi perché non farsi salvare la vita? 
Ah già da morti non si pagano tasse, direte voi. 
E invece no, anche da morti i vostri eredi dovranno pagare tasse e gabelle, quindi miei cari puristi dalle mani profumate di napisan, non venitemi a raccontare che per paura di essere contagiati da qualcosa, preferireste schiattare perché non vi credo.


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lunedì 6 marzo 2017

Diario di un tarlo qualunque: Il sogno...proibito

Si sa che ai sogni non si comanda e poi io non sogno quasi mai, ma questa notte è capitato ed ho sognato. Nel mio sogno ero in compagnia di due mie compagne di scuola e fin qui nulla di strano: nessuna legge infatti proibisce di sognare affascinanti compagne di classe, ma quel che è strano e anche un po' inquietante, è che noi si doveva indagare su un complicato caso di omicidio riguardante uno spettatore partecipante ad un concerto di Luigi Tenco. 
Ora è vero che i sogni infrangono i confini dello spazio e del tempo, ma perchè indagare su un fantomatico omicidio e perchè proprio ad un concerto di Tenco, il cui mistero della morte è ancora da chiarire. 
Non solo, ma nel sogno, l'improvvisato trio di investigatori, risultava adulto e, ai tempi della morte del cantautore e quindi anche del presunto spettatore del suo concerto, noi si era degli imberbi fanciullini che ancora erano al di la di comprendere i significati delle parole e dei disagi della vita. 
Se penso a questa cosa con un pensiero razionale, allora le domande, possono essere solo due: cosa c'era nei friarielli che ho mangiato ieri sera? 
La seconda domanda è: Siamo sicuri che i friarielli (o cime di rapa) possano essere considerati erbe legali, visti gli effetti collaterali?


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venerdì 3 marzo 2017

Diario di un tarlo qualunque: Passeggiate da incubo

Dopo alberghi e cucine, ho deciso di aprire un nuovo format televisivo che chiamerò "Passeggiate coi cani da incubo". Come potete immaginare, avere quattro cani da gestire in passeggiata, non è così facile come qualcuno potrebbe pensare.
Porto i cani al parco, chiudo il cancelletto di protezione, mi guardo attorno e non vedo nessuno. Come mi giro, si materializza, probabilmente grazie ad un teletrasporto visto che è arrivato esattamente dopo trentadue secondi e quindici millesimi, un malamuth con una zampa in meno accompagnato da un proprietario privo di un organo basilare quale può essere considerato il cervello. Il tipo, mamamuthdotato, si piazza proprio davanti al cancello. Ora: voi certamente sapete che i cani, separati da un cancello, sono soliti non giocare a scala quaranta. Risultato: concerto in Bau maggiore per quartetto di cani.
Il "cretiota", biascicando inutili scuse, non riusciva a spostare il suo massiccio cane, anche perché, il suddetto proprietario di gigante, era intento, mentre tentava di spostare inutilmente il suo cane, a pastrocchiare con il telefono e si sa che cane da cento chili (pur con una zampa in meno) e telefono, non vanno molto d'accordo.
Accade finalmente, una specie di miracolo e il tizio, riesce a spostare di ben dieci centimetri il cane dalla rete (Ne approfitta il quartetto per interrompere il concerto e per cagare l'inverosimile). Pochi secondi, dopodiché, un piccolo colpo di reni ed ecco che senza alcuno sforzo, il malamuth torna davanti alla rete per il
"Secondo tempo" della sinfonia.
Mi arrendo e carico, non senza fatica, i cani in macchina e rientro sconsolato verso casa. Parcheggio la macchina, controllo che non ci siano altri cani in giro, scendo e scarico la mercanzia pelosa. Anche qui il tipico ronzio del teletrasporto irrompe nel silenzio della mattina: appare per incanto, un vicino di casa con il suo cane. La mia bracca, scambiando il simpatico canino per un arrosto, riesce con l'abilità tipica del mago Houdini, a togliersi la pettorina e ad avventarsi sul suo succoso possibile pasto. Un urlo potente quanto quello del Dio del tuono blocca il tempo. Tutti si fermano: umani, cani e auto si immobilizzano consentendomi di raccattare la bracca e il resto del branco di delinquenti pelosi e, finalmente, tutto termina, fortunatamente, senza incidenti.
Ora, però, vado a farmi benedire!
(ps; non fatevi ingannare dalla dolcezza dei pelosi che vedete in foto: a volte un tifone fa meno danni)



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giovedì 2 marzo 2017

Diario di un tarlo qualunque: Sotto attacco

Oggi gira tutto intorno a me. No non è uno spot pubblicitario, ma una considerazione dovuta al fatto che sono stato "colpito" da un brutto attacco di cervicale. Il peggiore che ho avuto negli ultimi cinquant'anni. Vi prego, non canticchiate la canzoncina "giro giro tondo casca il mondo" o mi sentirò davvero male, anzi: citando un altro vecchio spot, vi dico: "fermate il mondo: voglio scendere".
Pensate (e questo denota la "gravità" del mio malessere) che a pranzo ho mangiato solo uno yogurt e una banana e che ancora non desidero mangiare nulla. Non accetterei nemmeno biscotti o una ciambella e dirò di più: rifiuterei anche qualsiasi tipo di cioccolato compreso quei cioccolatini rossi pieni di "scioglievolezza". Da bravo maschietto mi lamento della mia condizione fisica: la reputo quasi una punizione divina che si è abbattuta su di me privandomi di equilibrio, appetito e lasciandomi anche la testa dolente. Ora vi abbandono: non essendo abituato a sopportare malesseri, vado a scrivere le ultime volontà.

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Diario di viaggio "il romanzo"

Diario di viaggio: capitolo 1 Giorno prima della partenza. Avere avuto una moglie di un certo tipo, avrebbe dovuto condizionare la vi...