giovedì 31 agosto 2006

Musica in vacanza

Facciamo un sondaggino...


Dovete partire per un viaggio e in valigia potete portare 5 canzoni e 5 libri a testa... Ora commentate e scrivete quali canzoni e quali libri portereste con voi.


:-)


Tarlo (oggi formato sondaggista)

martedì 29 agosto 2006

Arthur Serpis Il primo "inedito" ufficiale del 2006

L'ultima vignetta di Arthr Serpis da me scritta e disegnata, è la "numero 255" dell'anno 2000 anche se l'ultima vera e propria apparizione del mio serpentaccio risale al 2001 con la produzione a tiratura limitata, artigianale dei "Tarocchi di Arthur Serpis": una produzione riservata ad amici, parenti e collaboratori.  Da allora ho abbandonato la mia attività di pseudofumettaro e matite e pennarelli hanno fatto solo sporadiche apparizioni nelle mie mani. In fondo il mio rapporto con "Arthur Serpis" è sempre stato così... un po' altalenante. Alternavo anni di iperproduzione con anni di assoluta mancanza di idee e anche il rapporto con l'archiviazione delle vignette è sempre stato un po' rocambolesco tanto che molte sono andate perdute ed altre ho dovuto ridisegnarle.


Ora però qualcosa è cambiato: forse disegnare un paio di striscie destinate a qualche occasione speciale, ha stuzzicato la fantasia del vecchio serpente nascosto nella mia mente e così: com'è come non è, la "produzione" è ripresa. Quella che vedete a fondo pagina è la prima di una serie di nuove inedite vignette (al momento ne ho finita una e sceneggiate altre sei). Mi rendo conto che devo ancora ritrovare il giusto tratto e gli strumenti adatti (che chissà dove son finiti nel frattempo) ma sono felice di potervi finalmente proporre quelle che sono le nuove avventure di Arthur Serpis. Buona lettura


Daniele "tarlo" Tarlazzi  


Attenzione: per vedere la vignetta in formato originale (sicuramente più leggibile e visibile) cliccare sul disegno oppure qui.



Arthur Serpis © 2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi

lunedì 28 agosto 2006

Arthur Serpis aggiornamenti della situazione

Su consiglio di Tirannoz, inizio la "sperimentazione Serpica", ovvero: In via teorica (se tutto dovesse funzionare) cliccando sulla "ministriscia" riprodotta qui sotto, si dovrebbe aprire una nuova pagina che vi mostrerà la vignetta in dimensioni leggibili e visibili... o almeno spero.


Ringrazio intanto tutti voi per l'affetto che avete dimostrato a me e al mio personaggio e vi chiedo ancora una cortesia: fatemi sapere se l'esperimento funziona. A Wondertitti, che si è dichiarata disponibile ad aiutarmi a sistemare il template e i suoi "problemi" dico che attendo proposte di possibili miglioramenti e che in cambio sono pronto ad offrirle una striscia inedita originale di "Arthur Serpis" in cambio del suo aiuto.


Daniele "tarlo" Tarlazzi


Attenzione: per vedere la vignetta in formato originale (sicuramente più leggibile e visibile) cliccare sul disegno oppure qui.



Arthur Serpis © 1995 - 2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi

sabato 26 agosto 2006

Ultimi...Serpenti

Dunque: Occorre innanzitutto dire che queste potrebbero anche essere le ultime stricie di Arthur Serpis che appariranno in questo spazio e questo per un paio di motivi che nulla hanno a che fare con la mia innata pigrizia o con la mia cronica mancanza di volontà. Badate bene: ho detto "Potrebbero" e non "Saranno" ma veniamo alle spiegazioni:


 In primo luogo ho avuto qualche segnalazione sul fatto che la leggibilità delle striscie sul blog sia seriamente compromessa dal formato delle striscie (troppo piccole). La complessa impaginazione di questo spazio (tenete conto che basta un nulla per riuscire a incasinare il "template"), mi impedisce di proporvi vignette di dimensioni più grandi: l'impaginazione del blog ne risentirebbe parecchio. Secondo e anche più logico motivo: Dovete sapere che il simpatico gatto che divide con me le gioie domestiche, ultimamente ha scelto come  "luogo di riposo ad alto livello di gradimento" il piano dello scanner...


"Che razza di motivo è questo?" direte voi... Semplice da quando il felino ha deciso di scegliere lo scanner per le sue penniche diurnopomeridianotturne, ho qualche problema in più a caricare le immagini. Difficile trovare soluzioni alternative, non sono certo in grado di risolvere questo tipo di problema... purtroppo ci capisco "na mazza" di html....  Comunque mi dicono che una possibile soluzione potrebbe essere quella di pubblicare le avventure di Arthur Serpis e Serp Trek in un "classico" spazio web  che, a quanto sembra, consentirebbe (parlando in tecnichese) una maggiore risoluzione e una migliore visibilità delle immagini.


 Naturalmente mi riservo di decidere in questo senso ma ci tengo a sottolineare che se davvero dovessi sospendere la pubblicazione delle avventure del mio serpentaccio, ragionerò anche sulla possibilità di riprendere la produzione di avventure inedite dei miei personaggi magari cercando di studiare vignette che ben si adatti all'impaginazione di questo blog. Ripeto: non rinuncio alla pubblicazione di striscie e vignette, solo cercherò di trovare un modo per poterle presentare al meglio "della loro forma".


Salutiamo, almeno momentaneamente, Arthur Serpis e Serp Trek in attesa di tempi e soprattutto "migliori visioni".


Daniele "tarlo" Tarlazzi




Arthur Serpis ©1994 - 1995 - 2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi

giovedì 24 agosto 2006

IL SINGHIOZZO QUESTO SCONOSCIUTO

Innanzitutto, cari dottori e care dottoresse, adorate infermiere e simpatici infermieri benvenuti a questa riunione scientifica. Parleremo oggi del Singhiozzo. Prima di iniziare occorre specificare quanto segue:

Esistono vari tipi di singhiozzo.

1) Il singhiozzo vulgaris: classico singhiozzo da pre pennica post digestiva.

2) Il Singulto complex: Solitamente si presenta dopo aver mangiato mollica di pane, fette biscottate, pastine del Mulino bianco o cose simili.

Parliamo ora del terzo pericolosissimo caso:

3) Singhius vocalis magnum. Ovvero un unico singolo singhiozzo che appare al relatore di una qualsivoglia conferenza e in piena potenza vocale. In questo caso il sintomo si presenta anche con l’aggiunta di un classico rossor di gote (rossicor timidus figuaccea) dovuto solitamente all’ilarità del popolo ascoltatore.

Ultimo tra i casi noti è il caso del “Singhiuttum Rutellae”.

Il Singhiuttum Rutellae
si manifesta molto spesso nella specie maschile della razza umana.

Certi uomini, infatti, sono soliti mascherare un rutto plateale mascherandolo in singhiozzo con risultati spesso imbarazzanti per gli uditori e i vicini di poltrona. La medicina in questo caso, valuta con estrema attenzione la tesi presentata da alcuni scienziati che dichiarano che il problema possa essere provocato da una cattiva alimentazione/digestione. Altri scienziati invece propongono la tesi di una malattia virale e infettiva ovvero la “Maleducazion Imperanti”



Poche le cure possibili per la cura di queste patologie (che nei casi più gravi possono divenir croniche).

Occorre innanzitutto diagnosticare in tempo, quale possa essere la patologia da curare ma analizziamo i singoli casi.

1) Singhiozzo vulgaris, terapia: Improvvisa e violenta pacca sulle spalle e un urlo in puro stile “film horror”. Questo tipo di cura non sempre funziona. In alcuni casi la reazione del paziente a questo tipo di “terapia d’urto” provoca malumori e nei casi più gravi anche la fine di antiche amicizie. In alternativa a questo tipo di cura potrebbe essere il trattenere il respiro il più a lungo possibile giocando contemporaneamente con un diaframma. Se non avete il diaframma (solitamente tutti ne abbiamo uno) consigliamo di farvelo prestare da vostra moglie o dalla vostra amante. Se risvegliandovi avrete addosso una maschera ad ossigeno allora vorrà dire che avete trattenuto troppo il respiro. Nei casi più gravi il singhiozzo passa in maniera… come dire…definitiva.



2) Il Singulto Complex: Alcune teorie affermano che la terapia più adatta sia quella di bere alcuni litri d’acqua zuccherata in 7 secondi netti. Questo tipo di cura però, è ancora in fase sperimentale e difficilmente supererà gli sbarramenti imposti dal ministero della salute. Altra possibilità è quella di bere un bicchier d’acqua zuccherata a testa in giu. Per farlo occorre portare con le braccia, un bicchiere di acqua zuccherata nelle vicinanze del vostro fondo schiena. Poi chinatevi in avanti, raggiungete il contenitore e bevete 7 sorsi esatti del liquido. Se riuscite a rialzarvi il singhiozzo sarà passato, se invece resterete “bloccati” in quella strana posizione, rivolgetevi ad un ortopedico professionista evitando però di spiegare il perché vi trovate in quella strana posizione.



3) Singhius Vocalis Magnum: Unica terapia possibile… la fuga verso la toilette e un pianto nervoso liberatorio.

In ultimo desideriamo parlarvi dell’unica terapia possibile per questo grave caso:

4) Singhiuttum Rutellae: Non invitate più a serate di gala questo tipo di paziente… Se proprio non potete evitare la sua presenza, organizzate le vostre serate presso l’Osteria il Puzzone che si dichiara disposta ad offrire sconti se presenterete il tesserino sanitario.



Altre terapie sono allo studio e non mancheremo di darvene notizia e vi ringraziamo per la vostra cortese presenza a codesto simposio.


Dr. Tarlo De Tarleroni primario di Singhiozzologia presso il suo ambulatorio privato.


©2006 by Daniele "Tarlo" Tarlazzi

lunedì 21 agosto 2006

Serp Trek -Speciale inedito

Ebbene si, dopo qualche settimana di pausa e prima di ricominciare a pubblicare le avventure interstellari del mio serpentaccio, vi propongo in "esclusiva galattica" una striscia inedita di "Serp Trek" fresca fresca di inchiostro. Spero possa essere di vostro gradimento.



Arthur Serpis -Serp Trek © 2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi

sabato 19 agosto 2006

IL DIMENTICATO

Il Dimenticato




Potrà forse sembrare banale, ma al sottoscritto è sembrato giusto dedicare questo breve racconto ad un personaggio forse di fantasia, o forse di realtà, al quale dovrebbe andare tutta la nostra riconoscenza, per avere inventato un oggetto tanto utile e, allo stesso tempo, tanto inutilizzato: l’indicatore di direzione. 



C’era una volta, tanto tempo fa, un uomo piccolo, magro, emaciato, al quale probabilmente, nessuno avrebbe mai dato una lira.

L’uomo, per comodità dell’autore, e soprattutto per sua cronica mancanza di idee, non aveva nome, in compenso aveva un mestiere, ed era un mestiere assai strano: l’inventore.

Un bel giorno, il nostro personaggio, ebbe un idea unica e rivoluzionaria.
 

Da qualche tempo, erano in circolazione delle carrozze a motore (oggi chiamate automobili). Notato il disagio che provava ogni cocchiere / automobilista nel dover segnalare una svolta, il nostro “Archimede Pitagorico” pensò di creare un aggeggio che indicasse, senza rischi per l’automobilista, la direzione desiderata.

Occorsero lunghi mesi di studio del problema, molta carta millimetrata venne consumata per la creazione del progetto, alla fine quel brav’uomo venne premiato: il primo indicatore di direzione per autovetture era stato inventato.

Si trattava di uno strano “ordigno” a palette, che tramite un rapido movimento della mano, e ad un intelaiatura snodabile, indicava o poteva indicare, l’intenzione del pilota di svoltare a destra o a sinistra.

Il marchingegno, venne adottato dai costruttori di autovetture, con sospetto e diffidenza.

Diffidenza che si trasformò prestissimo in grossa antipatia verso quell’oggetto, che aveva causato un calo notevole di sinistri, con conseguente calo di vendite di nuove autovetture, causa a sua volta, di una fortissima diminuzione di guadagni.

La legge però, obbligò ben presto i costruttori ad equipaggiare le “auto carrozze” con questo utile oggetto.

Gli anni passavano, e il progresso avanzava veloce.

Arrivò l’elettricità, il telefono, il cinema e l’elettronica, grazie alla quale il simpatico marchingegno a palette si trasformò presto da “brutto anatroccolo” ad elegante... “cigno indicatore”.

Le palette vennero sostituite da lampadine che dopo qualche tempo, grazie ad un interruttore ad intermittenza, iniziarono a lampeggiare.

Un po’ alla volta vennero aggiunte, modificate e cambiate tante cose, che il nostro inventore, quasi non riconosceva più la propria creazione.

Da allora, il progresso e la scienza fecero passi da gigante dimenticandosi del nostro uomo e del bene che fece alla civiltà.

L’inventore morì nell’indifferenza generale qualche tempo dopo.


Come ho già spiegato, il racconto e la storia di questo inventore, sono solo fantasia, ma pensiamo al ruolo attuale dell’indicatore di direzione: è sempre più piccolo, sempre “meglio” nascosto, e soprattutto, sempre meno usato.

La mia paura è che in un futuro molto più vicino di quanto non si pensi, un costruttore di autovetture possa dire:

“Pensi, questa vettura è frutto della tecnologia più avanzata: legge, scrive, pensa, prepara il caffè, guida da sola, non consuma carburante, non inquina, è veloce e quando è il caso, emette insulti amplificati e mostra “le corna” contro coloro che ostacoleranno il vostro passaggio....inoltre pensi, che, compreso nel prezzo, le aggiungeremo questo costosissimo “optional”: l’indicatore di direzione.”

Ebbene si: credo che se un giorno questo accadrà non mi stupirò più di tanto ma quel giorno penserò al nostro inventore con enorme tristezza e con profonda commozione e la mia mente volerà verso quell’uomo che tanto fece per la collettività e che, da molti (forse troppi) automobilisti, è stato dimenticato.





©2003-2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi


mercoledì 16 agosto 2006

16 Agosto giorno di festa.

Oggi è un giorno speciale. Alle 4,47 di questa mattina, ha fatto la sua comparsa una piccola bimba di 3270 gr...La piccola, appena emesso il suo minaccioso vagito ha dichiarato: "O il latte o vi schianterò i timpani per i mesi a veniri... genitori avvisati...." Diamo il benvenuto a Gaia la primogenita di Ale & Stefy (miei carissimi amici che abbraccio con il cuore pieno di gioia.)


A loro e solo a loro, è dedicata questa vignetta che spero possa strappare un sorrisino anche a Gaia. Ale e Stefy oggi mi hanno regalato un sorriso e io sono fiero e felice della loro scelta. Un abbraccio di cuore! Questa vignetta è tutta per voi.



Arthur Serpis ©2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi + Alessandro e Stefania

domenica 13 agosto 2006

Quirk Quork Quark... l'angolo della scienza e della cultura

Oggi facciamo "cultura" visitiamo tre pianeti di un lontano sistema solare valutandone assieme le nostre prime impressioni...



Snork, Snark e Snerk


 


...sono tre pianeti di un lontano sistema solare; più o meno situati all'altezza della galassia di Sbrell.

Snork è il secondo pianeta di quel sistema, il clima di quel pianeta è mite e  i due soli e le due lune che orbitano attorno a quel mondo, donano al pianeta un che di romantico. I Snorkiani sono pacifici almeno finchè qualcuno non ruba loro il cibo dal piatto. Sappiamo che questi esseri provano sentimenti precisi nei confronti di quello che loro considerano un dolce animaletto domestico ovvero il "Ptell" una specie di pachiderma zannuto che, se coccolato, emette suoni gutturali che ci ricordano molto quelli di un nostro vicino di casa intento a russare.


Snark invece è un pianeta ostile: deserti e lunghe distese di nulla niente montagne e fa molto caldo. Gli "Snarkiani" sono persone nervose e non amano troppo i contatti con gli abitanti dei pianeti vicini e a dire il vero faticano molto a sopportare chiunque sia loro attorno fatta eccezione per i membri del sesso opposto che abbiano misure precise (90 -60 -90). Dicevamo: gli Snarkiani non sono un popolo molto amichevole, se ad esempio  hai bisogno di chiedere in prestito il sale ad uno Snarkiano, devi prima sparargli: sono una razza molto attaccata alle cose... specialmente al sale che importano direttamente dalle saline di Cervia (Pianeta Terra)


Snerk, praticamente, è il pianeta gemello di Snork. Solo che tutti i suoi abitanti hanno le orecchie da asino e possono volare... La leggenda narra che questi esseri siano stati più volte avvistati anche sul pianeta terra.

Chi esclamava "Guarda, un asino che vola!" aveva veduto uno Snerkiano. Questi alieni adorano mangiare paglia e fieno lisci... e hanno la caratteristica di essere cocciuti come muli.


La galassia di Sbrell è una specie di via lattea ma con l'aggiunta di un po' di cacao. La scienza ci dice che questa galassia  sia stata creata così proprio per ingolosire i viaggiatori spaziali.


Per oggi ci fermiamo qui, presto nuove ricerche riguardanti nuovi pianeti e galassie.



©2006 by Daniele "Tarlo" Tarlazzi - Per la foto © aventi diritto

giovedì 10 agosto 2006

San Lorenzo e Zanzare tigre

Ripropongo un paio di vecchi post...risalgono esattamente ad un anno fa. Li ricordate? Il primo riguarda la notte di San Lorenzo e le stelle cadenti, il secondo la zanzara tigre che temo sia tornata ad infestare le mie zone....


...


NOTTE DI SAN LORENZO


Oggi è  San Lorenzo martire. Tutti voi sapete che durante la notte del 10 agosto, uno sciame di meteore si avvicina all'atmosfera terrestre creando il tanto romantico, strepitoso e avvincente spettacolo delle "stelle cadenti". Ora, premesso che, meteo permettendo, molti di voi domani notte resteranno alzati fino a tardi a godersi la pioggia meteorica, un consiglio: indossate un casco...non si sa mai. Guardate la tarlica vignetta (scarabocchiata per l'occasione) che pubblicheremo sia qui (su vitadatarlo) che su Zuccamaxima (trovate il link da qualche parte). Trattasi di un inedita opera tarlica che mostra cio che è accaduto ad una simpatica coppietta appartatasi a visionar il romatico avvenimento.



 


MEGLIO....


...Meglio una zanzara tigre  



...O una tigre "zanzara"?


Buona serata a chi "Uscirà a veder le stelle".


Tarlo


 



 

Il Serpis del tempo che fu

Oggi vi propongo due vignette che, qualche tempo fa, mi spinsero a disegnare le prime avventure "lunghe" di Arthur Serpis; storie in più vignette a striscia a volte lunghe anche alcune pagine che sarà molto difficile poter riproporre (proprio per questioni di lunghezza) su queste "pagine elettroniche"... Tra queste "storie ad ampio respiro" ne avevo scritto/disegnato una riguardante proprio la "biblica" nascita del Paradiso Terrestre... chissà, magari un giorno riuscirò a trovare il modo di pubblicarla, nel frattempo spero di strapparvi un sorriso con queste piccole vecchie "anteprime"



Arthur Serpis ©1992-1993-2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi

martedì 8 agosto 2006

Aziyz

La mia famiglia è composta da alcuni musicisti. La musica, quindi, inevitabilmente fa parte del mio dna...


Tutto questo discorso per presentarvi il disco dell'amico Antonello Messina. Antonello oltre ad essere un valente pittore è anche un musicista di primo piano. Occorre ascoltarlo mentre suona la fisarmonica o il suo pianoforte   perchè Antonello trasmette passione, sensualità, sentimenti ed ogni nota che esce è un piccolo capolavoro d'arte. Sono particolarmente fiero di potervi annunciare che, dopo anni di collaborazione con tanti artisti, Antonello è finalmente riuscito a realizzare un bel sogno.


Nasce così Aziyz, primo cd "solista" di Antonello Messina. Un disco Jazz intenso e passionale dove fisarmonica, bandoneon e pianoforte si fondono alla perfezione con la tromba di Fabrizio Bosso, con il contrabbasso di Luca Lo Bianco e con la batteria di Ettore Fioravanti. Non temano coloro che solitamente preferiscono evitare le difficili variazioni e i virtuosismi tipici del jazz: Aziyz è un disco sereno, piacevole che tutti possono ascoltare. Da segnalare brani come "Schaan", "Soliloquio", Nikablues oltre ad una splendida "Milonga" e le meravigliose interpretazioni di "L'orologio Americano" di Ivano Fossati e "Walz for Debby" di Bill Evans. 


Un disco che, se fossi in voi, cercherei e acquisterei subito...ne vale davvero la pena. Bravo Antonello!


Chi volesse avere maggiori informazioni sulle Attività di Antonello Messina può visitare questi siti:


http://www.antonellomessina.it


http://www.antonellomessina.com


http://www.dolcilune.it


Oppure, per avere un contatto diretto con l'artista, è possibile  iscriversi alla Mailing List scrivendo a: mailto:antonellomessina1969@yahoogroups.com



Nella foto; Antonello Messina - Aziyz ©Antonello Messina/Dolcilune dischi


Tarlo


lunedì 7 agosto 2006

Arthur Serpis

Possibile prendersi l'influenza ad agosto? Si se si hanno "rapporti amorosi" con un condizionatore... Un anno o l'altro vi racconterò del mio rapporto con questi apparecchi che rinfrescano l'aria di casa...


Nel frattempo, mentre cerco di smaltire la febbre e cerco di recuperare ciò che resta della voce, vi propongo due vecchie e colorate vignettine di Arthur Serpis.



Arthur Serpis © 1992-1996-2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi

giovedì 3 agosto 2006

Maghi e Ristoranti

Sempre in attesa dell'autunno e della riproposta cronologica (e magari corretta) delle avventure di Arthur Serpis e sempre in attesa di proporre le puntate "inedite" di Serp Trek, ecco a voi un'altra selezione di colorate avventure del mio serpentaccio. Il tema trattato è quello degli inviti a cena e dei "maghi" da luna park... buona lettura




Arthur Serpis ©1994-2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi


 

martedì 1 agosto 2006

Rossella

Proseguo la "ristampa" di racconti e articoli di un tempo che fu... in attesa dell'autunno e dell'immancabile materiale inedito ;-)


ROSSELLA


Mi trovo di tanto in tanto, a pensare al “passato”, o meglio ad immaginare un passato mai realmente esistito, ma così intensamente sentito da sembrare vero; libero quindi i pensieri e la fantasia e da quel momento, passare dalla realtà al sogno è cosa da poco.

Almeno questa volta però, non voglio parlare di sogni, bensì vorrei provare a far rivivere in chiave moderna, una vecchia storia d’ amore che tanto ha commosso il pubblico delle sale cinematografiche.


 

Provate ad immaginare che attorno a Rossella ‘O Hara, scompaiano quadri antichi, mobili di anni passati, e che l’ insuperabile villa del film “Via col vento”, o del nuovo serial tv, si trasformi in un “comodo” appartamento nel centro di una grande città.

Rossella è una bizzosa donna manager, oppressa dalla cronica mancanza di “lui”.


 "Lui” che se ne è andato oramai da tempo immemore, forse per divergenze di carattere o forse per una storia di “corna”.

Lei, comunque, ancora innamoratissima e, come la “vera Rossella”, desiderosa di riconquistarlo.

“Si, ma come ?" - potrebbe chiedersi la coraggiosa donna.


Vorrei, a questo punto, fare un piccolo salto indietro, e pensare al contesto storico di “Via col vento”:

1°) allora non esistevano automobili,

2°) Servizi telefonici ? Manco a parlarne,

3°) Radio, televisione, media? Beh, erano ancora ben lontani dall’ essere inventati.

4°) Sfortunatamente non esistevano neanche discoteche, pub ecc. ecc.

E allora?

Come innamorarsi, come trovare l’ anima gemella?

In realtà forse la cosa era più semplice allora perché, quando il matrimonio non era d’ interesse e quindi combinato, bastava andare ad una festa; recarsi in un luogo di culto e quasi per incanto spuntavano un “lui” o una “lei”.

Uno sguardo languido, un arrossire chinando la testa ed era amore.

Amore per sempre.

Oggi, se la nostra Rossella vuole riconquistare il suo partner, c’è  il “dottor Stranamore” di Alberto Castagna, il “Perdonami” di Mengacci o “l’ agenzia matrimoniale” di Marta Flavi.

Senza tenere conto dell’ esistenza di numerose “chat-line” per incontri di coppia più o meno romantici o più o meno leciti.

Ora, le nostre moderne “Rosselle” possono formare un numero di telefono, e per la modica cifra di 2 euro al minuto più I.V.A, possono innamorarsi di un “Reth” virtuale, che non vedranno mai, ma (mio Dio che consolazione) potranno immaginare e sognare.

Credo che il progresso sia una bella cosa, sicuramente porta l’ uomo a vivere meglio le sue giornate ma ritengo che per le cose belle, intriganti ed emozionanti come l’ amore, si debbano fare molti passi indietro.


 

Dovremmo dimenticarci di tutto quello che la “vita moderna” ci offre, e soprattutto dovremmo impegnarci a fondo, per riscoprire quei valori e quell’ onestà di sentimenti che “il logorio della vita moderna”, lo stress ed il progresso ci hanno sottratto, costringendoci non più alla ricerca di quell’ amore donatoci dal profondo del cuore ma all’ amore di “convenienza”.



©1996 - 2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi

Diario di viaggio "il romanzo"

Diario di viaggio: capitolo 1 Giorno prima della partenza. Avere avuto una moglie di un certo tipo, avrebbe dovuto condizionare la vi...