Lettera a Babbo Natale (Riservata Personale)
Caro Babbo Natale, ti scrivo anche se so che non esisti perchè da quando ci hanno distrutto i sogni della vita reale, non possiamo far altro che rifugiarsi nelle rive del mondo fatato dove tutto è possibile. Però alcune cose sul nostro rapporto le devo chiarire: Qualcosa, nella nostra comunicazione, non ha mai funzionato a dovere e vorrei capire dove sbagliavo o se eri proprio tu a pigliarmi per i fondelli.
Si perchè da piccolo, nella classica letterina, ti chiedevo la pista delle automobiline e tu regolarmente, mi portavi un trenino. Sai che significa per un appassionato di automobiline veloci ricevere un trenino? Che altri appassionati di trenini ricevevano le mie piste e ora maledicono il tuo nome. Io no, io non maledico. Son persona tranquilla e sono portato al perdono, ma fino ad un certo punto. In giovane età ti chiesi un "Big Jim" (il virile giocattolo maschile dei ragazzi degli anni '70) e tu mi portasti un pigiama.Ora, come tu sai, mio caro Natale, non posso giocare a "BigJim" con un pigiama. Se lo facessi sarei uno sfigato punto e basta. Comunque ora i tempi sono cambiati, non crediamo più a nulla, ma comunque, in questo periodo di "pagamenti di tasse e mutui" che ci rovineranno le festività Nalalizie, pensavo; E se ti chiedessi uno schiacciasassi? Sai uno di quelli che servono a preparare le strade o segnare i sentieri. No, mamma mia quanto sei maligno e permaloso: non voglio quel regalo per mandarti a quel paese o indicarti la strada per mandarti a fanc... no! Mai una cosa del genere mi passò per la mente, ma viste le comunicazioni precedenti in cui io ti chiedevo A e ricevevo B, ho pensato di chiederti uno schiacciasassi. Così, magari, invece dello schiacciasassi, mi regalerai la casa che desidero e che cerco di trovare per la mia famiglia e i miei cani. Ma tu dici che chiedo troppo. Allora facciamo così: io ti chiedo un trenino così, finalmente, quel cacchio di pista per le automobiline arriverà finalmente al destinatario! Ps: di alle renne di stare attente ai vetri. L'anno scorso passando mi hanno lasciato strani ricordini olezzanti. Buon quello che vuoi e grazie per avermi ascoltato.
testo: Daniele "tarlo" Tarlazzi
Foto: Aventi diritto