sabato 30 settembre 2006

Le Tarlo "recensioni": CAMP ATTACK

CAMP ATTACK di LARRY LISCA


Nel corso del tempo il lettore ha imparato a equiparare il tipico tormentone televisivo alla parola umorismo. Accade così che la comicità cabarettistica si sia sostituita all'umorismo classico usurpandone il posto anche in libreria. L' umorismo però non è sempre sinonimo di comicità infatti  non sempre  un umorista è costretto a concludere una frase con una battuta.

Il vero umorista studia la psicologia dei personaggi di cui poi scriverà ed è in grado di tessere trame complesse e perfino interi romanzi miscelando comicità, ironia e suspance  senza bisogno di far ridere forzatamente: a far sorridere sono le situazioni in cui si trovano i personaggi e non la singola gag infarcita da tormentoni.

Maestri dell'umorismo in Italia ne abbiamo avuti a bizzeffe, basti pensare ad artisti del calibro di Giovannino Guareschi, Stefano Benni, Antonio Amurri o il più "recente" Natalino Balasso (il suo "L'anno prossimo si sta a casa" è stato per me una vera sorpresa). 

Ma sto divagando, dicevo: La "Vecchia Scuola Umoristica" è stata soppiantata dagli attuali (bravissimi per carità) cabarettisti ma il cabaret e i comici hanno, a mio avviso, mandando in seria "crisi" un genere che ha divertito e appassionato milioni di lettori in passato... o almeno così credevo.


Capita infatti che un coraggioso editore (I sognatori) abbia  dato alle stampe Camp Attack opera prima di Larry Lisca che, avvalendosi di una buona conoscenza dei ritmi umoristici tipici della "vecchia scuola", riesce nell'intento di divertire senza eccessi, tormentoni o battute scontate.

In Camp Attack vengono descritti vari frequentatori di campeggio osservati in varie situazioni.

Le descrizioni ricordano molto lo stile dei volumi della serie  "Come ammazzare..." di quel grande autore che risponde al nome di Antonio Amurri di cui da anni auspico la ristampa dell'opera omnia. 

L'autore dimostra di aver osservato nei particolari manie e difetti dei campeggiatori (memorabile la descrizione della categoria "Supergiovane"). Non solo, vengono anche  descritte abitudini e differenze attitudinali tipici della "varia umanità campeggiante".  Tra le vittime designate di Larry Lisca  ci sono anche i lavoratori del settore colpiti senza alcuna pietà e soprattutto  senza alcuna distinzione:  operai, direttori, segretarie e cassiere vengono passati al setaccio amplificandone con arte umoristica le qualità lavorative.

Camp Attack diverte riportando fresche ventate di "dimenticato umorismo" all'Italiana.

Un libro che forse potrebbe ben adattarsi anche a monologhi teatrali e ai tempi comici che il teatro impone.

Mi auguro di poter leggere altre opere di Larry Lisca  ma soprattutto mi auguro di vederlo all'opera su racconti di ampio respiro o di romanzi.

 

Per saperne di più:

Larry Lisca: Camp Attack

Editore: I sognatori - Lecce



Euro: 9.90

Genere: Umoristico

Il parere in pillole:

Pregi: Personaggi ben studiati e caratterizzati e un umorismo leggero tipico degli anni '70/80

Difetti: A volte Larry Lisca si lascia trasportare dall'arte del narrare con una conseguente caduta del ritmo. Il suo stile forse ricorda un po' troppo spiccatamente quello classico e narrativo di Antonio Amurri ma questo, probabilmente, non può certo considerarsi un vero...difetto.


Nell'immagine: Copertina de "Camp Attack" di Larry Lisca © 2006 by I Sognatori


 

Daniele "Tarlo" Tarlazzi

giovedì 28 settembre 2006

Reincarnarsi ingrassa?

Quotidianamente ogni essere umano si pone quesiti di importanza esistenziale quali: "Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo".

Personalmente non credo a vite precedenti o alla possibilita' di reincarnarmi, ma un quesito nelle ultime ore si è impadronito dei miei neuroni: "Reincarcarsi ingrassa?".

La risposta a questa domanda andrebbe ricercata studiando le affascinanti e diverse filosofie ma per chi come me non ha troppo tempo da perdere èsufficiente leggere sul bignamino della filosofia del cavolo (tarlo editore).

Questa la filosofica risposta: "Non dobbiamo preoccuparci della reincarnazione, gli ultimi studi scientifici dimostrano che vivere nuove vite in nuovi corpi, nel 90% dei casi, non è sinonimo di guadagno calorico.


Escludiamo quindi che la reincarnazione possa portare a problemi di sovvrappeso, nel caso si consiglia di consultare un buon dietista".

Bene gentili signore, amiche signorine e signori. Ora grazie ad un difficilissimo esperimento collettivo di Ipnosi Regressiva, scoprirete cosa siete stati. Se poi vorrete riferire pubblicamente i vostri risultati di questo esperimento siamo qui.... In fondo si tratta di cose passate e sono QUASI sicuro che nessuno verrà a chiedervi di pagare le tasse non pagate nelle vite precedenti.


Un altro dubbio mi tormenta: se, grazie a questo esperimento ipnotico, risultasse che nel 1325 sono stato una donna e in questa vita sono uomo, cosa sarò nella prossima reincarnazione e soprattutto saprò abbaiare e ululare alla luna? Spero di dormirci sopra questa notte.


Ora rilassatevi e lasciatevi andare, guardate il pendolino e lasciatevi andare... percorrete il vostro passato e riferite.

mercoledì 27 settembre 2006

No Comment...

Aprire la "buchetta delle lettere" e scoprire che....



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Tarlo

martedì 26 settembre 2006

In ricordo di Alessio

Non è la prima volta che in questo spazio si parla di associazioni e delle loro finalità. Lo abbiamo fatto in passato con l'associazione Mauro Emolo Onlus (c'è anche un bannerino per vedere di cosa si tratti) e ancora lo faremo in futuro.


Una delle tragedie più grandi in seno ad una

famiglia è quello di perdere un figlio. Questa

tragedia, purtroppo, ha toccato anche un mio caro

amico, un amico che forse alcuni di voi

frequentatori di Mailing List dedicate a fumetti

o libri, conoscono altrettanto bene (chi conosce

Ayaaaak, Libridine e Gulp sa di cosa sto parlando).



Ricky ha perso suo figlio Alessio a soli 21 mesi

a causa di una rarissima malattia genetica...



Oggi ni sento di parlarvi dell'iniziativa

intrapresa da Ricky in memoria di suo figlio.

Lascio a lui la parola nella speranza che

qualcuno abbia voglia di aiutarlo in questo progetto.




"Un parco per Alessio



In ricordo di Alessio, scomparso a 21 mesi per una rarissima malattia

genetica, la mucopolisaccaridosi tipo I, ho deciso di ristrutturare, con il

benestare del Sindaco, un parco giochi comunale sito nel mio comune di

residenza, San Pier d'Isonzo (provincia di Gorizia) e dedicarlo ad

Alessio.



Chiunque voglia o possa contribuire con

un'offerta , può contattarmi privatamente o visitare il sito internet

mail: mailto:kurdy@libero.it

Sito: http://parcoalessio.altervista.org



Un grazie anticipato e un saluto Ricky."



Vi invito a prendere visione del sito e a

sostenere, per quel che potete e come potete, questa mirabile iniziativa.

A presto

Daniele "tarlo" Tarlazzi


domenica 24 settembre 2006

Il ritorno di SERP TREK

....................Papparaaaaaaaaaapappappapappààààààààpapààààà (musica startrekkiana).........


Benvenuti alla "seconda stagione" di Serp Trek...


I frequentatori abituali di questo spazio hanno gia avuto modo di seguire le avventure interstellari del capitano Spirk (interpretato da Arthur Serpis) del signor Stork, il  suo primo ufficiale e dell'equipaggio della nave stellare Serpentrise.  Chi, tra i nuovi amici e visitatori, volesse invece sapere qualcosa in più su questa saga o recuperare le puntate della "prima stagione" può cliccare sulla "tags" dedicata a Serp Trek.


Buona lettura e buon...divertimento.


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Arthur Serpis - Serp Trek ©1996-2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi

mercoledì 20 settembre 2006

Agriturismo

Ci sono giorni strani, dove la malinconia prende il sopravvento; in questi giorni nemmeno un camion gru riuscirebbe a tirarmi su il morale, l'unica cosa da fare in questi momenti è ripensare a cose piacevoli.

Uno dei miei ricordi piu' belli e' una gita ad un particolare agriturismo.

Quanti di voi hanno avuto modo di passare una giornata in un bell'agriturismo immerso nella Natura?



Partenza all'alba: è nuvoloso ed abbiamo tutti laluna storta vuoi perchè il bar è chiuso ma soprattutto perchè attendiamo la classica coppia di ritardatari che, puntualmente, si presenterà all'appuntamento con il gruppo con circa 60 minuti di ritardo (vero è che gli amici ritardatari sono attualmente sponsorizzati dalle ferrovie dello stato).

Finalmente le auto iniziano a macinare chilometri e naturalmente mi tocca fare il "battistrada" poichè sono l'unico che conosce strade e stradine alternative e poco trafficate per arrivare. Quali colpe posso avere se, nell'era dei navigatori satellitari, riesco ugualmente a sbagliare strada e sono costretto a fare una deviazione di circa 50 chilometri?

Addormentati e un po' rinco...hem... rintronati dall'alzataccia e dalla "montagna" di chilometri percorsi, arriviamo nella splendida oasi naturale.

Sono le 8 del mattino.... è un freddo tale che nemmeno le marmotte escono dalla loro tana e persino le formiche non si azzardano a mettere il naso fuori dal loro formicaio.

Un buon caffè, qualche fetta di ciambellone e sedersi accanto alla stufa, ci riconcilia con il mondo perchè ci consente di scaldare i nostri esili corpicini intorpiditi.



Ci siamo appena ripresi dal freddo ed ecco che lo sportivo di gruppo esclama:

"Caspita ragazzi, che vita meravigliosa... avete visto? Qui hanno anche il maneggio.... dai tutti a cavallo forza!"

La frase getta nel panico metà dei presenti e riempie di gioia l'altra metà

Si va per votazione democratica e la maggioranza, mio malgrado, decide per la cavalcata.



Personalmente diffido degli animali più alti di me: i draghi ad esempio sono splendidi animali, utili anche per accendere una sigaretta se ci si dimentica di fiammiferi o accendino ma non sempre riescono a dosare le fiamme.

S.Giorgio è riuscito ad estinguerli e grazie al cielo a nessuno è mai venuto in mente di far indossare loro una sella sulla schiena.

Il Cammello può essere un altro animale cavalcabile.

Una volta salito però occorre trangugiare tonnellate di xamamina per sopportare il rollio e le dune di un deserto che improvvisamente prendono vita all'interno dello stomaco non appena l'animalone decide di mettersi in movimento.

Poi ci sono gli asini ma loro sono somari e non c'e' molto da dire....



Anche certi cavalli, posso assicurarvelo, sono somari ma è un discorso diverso.

Insomma:amo i cavalli, sono belli e simpatici ed alcuni di loro hanno anche una grande intelligenza: sono anche molto buoni soprattutto se cotti al burro o ai ferri (anche se li mangio con grande senso di colpa) ma disgraziatamente sono piu' alti di me.

Tutto questo discorso per farvi capire che il cavallo innanzitutto capisce subito di che pasta sei fatto (ed è quello il momento in cui decide se è il caso di fare "l'asino" o il cavallo serio) stai per montare in sella e lui gira la testa e ti osserva con uno sguardo che ipnotizza...

"Pseudocavaliere,non mi avrai!" sembra suggerire il suo sguardo.



"Chi vuol montare in sella per primo?" Chiede l'istruttore.

Cerco di sfuggire all'impresa ma vengo catturato da coloro che consideravo amici e che in realtà si dimostrano veri e propri assassini che non vedono l'ora di potersi divertire alle mie spalle.

Gia li vedo seduti ad un tavolino di un bar, assieme al cavallo, a ridere delle mie sciagurate imprese.



Mi avvicino timidamente al nero e maestoso cavallone, ci scambiamo uno sguardo....ne sono sicuro: sta sogghignando.

Accarezzo con dolcezza il muso della bestia e gli sussurro: "Fammi cadere e finisci in scatolette contenenti ottima carne in gelatina".

Il sogghigno del cavallo si smorza immediatamente e lo sguardo si trasforma da sprezzante in occhiate piene di rispetto.

Rispetto che pero' durera' solo pochi istanti.

Metto il piede sulla staffa, provo a sollevarmi e la bestia inizia a spostarsi lentamente.

Non mi farà cadere ma l'intenzione di fare l'asino quella si!



"Aspetta" dice l'istruttore "Guarda come si fa"

Con un balzo tipico da cawboy, l'istruttore monta in sella ed il cavallino si comporta da brava statua: non un muscolo,nemmeno un sol nervo dell'animale da segni vitali.

L'istruttore scende e mi offre le redini. A quel punto l'animale inizia a muoversi come se avesse il ballo di S.Vito.

Provo a risalire in sella e mi trovo in sella a rovescio: non vedo la testa del cavallo ma solo una coda....

Scendo e riprovo, ancora non capisco come ma sono finalmente in seduto dalla parte giusta e con le redini in mano.



Ora il cavallo è fermo immobile...Mi illudo che si tratti della vittoria dell'uomo sull'animale ma qualcosa rovina la festa:l'istruttore mi ordina di spronare l'equino, di farlo muovere. Ci provo senza successo.

Invito la bestia a camminare lo chiedo per pietà scongiurandolo, magari di muoversi molto lentamente ma di muoversi perchè mica voglio fare brutta figura davanti ai miei amici.



Il cavallo, lo abbiamo gia detto, è un animale intelligente e ben capisce le situazioni, quindi china la testa e... resta immobile con il resto del corpo ma inizia a brucare con gusto dell'ottimo prato.

E' sicuramente un passo avanti, forse finito quel po' di erba, dovrà fare un qualche passo avanti ed io avrò la mia soddisfazione.

L'istruttore, ancora con toni gentili e cortesi, cerca inutilmente di fornire consigli su come far muovere il cavallo.

"Devi far capire al cavallo chi è che comanda!" dice lui...

Certo che devo far capire alla bestia che sono io a comandare e che lui deve fare ciò che io voglio ed è per questo che in un "flashback" immagino il cavallo uscire dalla stalla con la sella in bocca e dirmi con un nitrito: "dove ti devo mettere questa sella? sulla schiena?"



Il duro uomo del west che vive dentro di me, finalmente si risveglia: riesco finalmente a far muovere l'equino ma è anche ora di farlo girare a destra, naturalmente provo, ma il cavallo va dritto.

L'istruttore urla qualcosa, io provo ancora a far capire al cavallo che deve andare a babordo anche se lui preferisce il tribordo...finalmente trova un'altro pezzettino di prato getta l'ancora e si ferma definitivamente.



L'istruttore mi aiuta a scendere e commenta tra la generale ilarità dei "falsi" amici: "Sei sicuramente più bravo a muovere le mandibole che a cavalcare".



Rispettoso, ringrazio il cavallo per non avermi fatto del male e corro a sedermi su un prato.... ora solo il pranzo potrà smuovere le mie membra.

La giornata prosegue tranquilla, ottimo pranzo e buona compagnia poi una bella passeggiata in mezzo ai boschi ed al tramonto si riparte per la città.

Guardo la collina allontanarsi e lo splendido tramonto, ripenso alla mia esperienza a cavallo ed inizio a canticchiare una vecchia canzone."I'm a poor lonesome caw-boy and a lon way from home"







Daniele "tarlo"

lunedì 18 settembre 2006

Sport: Il Baseball

Mi hanno chiesto: "Ti piace il baseball?"


Ebbene, ecco la risposta data: Tempo da ho avuto l'onore di vedere dal vivo una partita di baseball femminile tra una squadra forlivese e una romana.  Per questioni d'amicizia ho "dovuto" per forza tifare Roma (forza roma forza lupe qui son tutte belle pupe).

Detto questo ammetto di aver capito ben poco della struttura baseballiana....

Innanzitutto non ho capito perchè e percome si debba arrivare alla base attraversando l'altezza del campo e dividento il tutto per due lanciando a casaccio la palla ad altri giocatori...

Voi mi direte che è a causa del "diamante" (campo da gioco) e si sa che il diamante è il miglior amico del genere femminile ma che c'entrano quelli con la mazza? Perchè tutti i giocatori improvvisamente si mettono a correre?  Perchè la gente sugli spalti inizia a gridare "Eliminato!" se nessuno ancora ha sparato?

Tutte queste riflessioni e dubbi mi portano a chiedere se è legittimo pensare al Baseball come una forma di esercizio sportivo paramilitare: due squadre si lanciano palle con una mazza e si rincorrono cercando di conquistare basi su un campo prezioso...

So solo che la cosa buona del baseball femminile erano... le bibite gratuite offerte dallo sponsor per l'occasione e la compagnia degli amici che mi avevano voluto vicino.

Potrei ora parlarvi del mio rapporto con il Rugby (che alcuni

chiamano football o Fotball a seconda dei casi) ma questa è un'altra storia...



Nella foto: Un momento molto pericoloso del Baseball... Se quello con la mazza sbaglia mira quello dietro ci rimette il naso e il giudice? Beh quello è dietro a tutti e due... Moooolto pericoloso


Tarlo

domenica 17 settembre 2006

I MODELLINI DI RONZELLO

Del mio amico e collega RONZELLO vi ho gia parlato qualche tempo fa e vi ho anche mostrato il modellino di Boss Robot che mi ha generosamente omaggiato. Ebbene oggi, sfidando tempo ed intemperie, Ronzello ha esposto i suoi modellini al pubblico. So che alcuni dei frequentatori di questo spazio sono appassionati modellisti e così, visto le distanze che ci dividono, ho pensato di pubblicare (con il permesso del modellista naturalmente) le foto di queste piccole opere d'arte artigianale. Una breve annotazione: mi scuso il livello del reportage fotografico non è all'altezza ma a causa della mia consueta memoria da pesce rosso, avevo dimenticato di caricare le batterie della macchinetta digitale così ho dovuto optare per la fotocamera del telefonino...


Dovreste poter visionare altri modellini cliccando su questo indirizzo:


http://digilander.libero.it/lmorselli/


 Invece, per vedere le immagini in una dimensione più grande, cliccate direttamente sulle foto. (ora dovrebbe funzionare tutto correttamente  link per i modellini compreso)


 


 


Per i personaggi © toei animation - aventi diritto - i modellini raffigurati sono opera di Lorenzo "Ronzello" Morselli


Tarlo

sabato 16 settembre 2006

Ritorno all'ovile

SONO TORNATO!


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Naturalmente scherzo. Come per lo scorso anno, sono riuscito a rilassarmi un pochino... nei prossimi giorni (magari) un "report dettagliato" su quel che ho fatto e soprattutto...letto.


Un abbraccio a tutti voi.


Daniele "tarlo"

sabato 9 settembre 2006

Fichi Secchi

Ci siamo: l'ora è quasi scoccata. Salvo "imprevisti" questo dovrebbe essere l'ultimo post prima delle "mie" ferie. Domani e domenica sarò in altre faccende affancendato e sarò probabilmente "acqua di torrente"... Insomma passerò a salutare i commentatori e poi dritti a preparare la valigia (e chi mi segue dall'inizio sa quali e quante storie si nascondano dietro una valigia... chi è nuovo di queste parti può sfogliare il blog e scoprire di cosa sto parlando). Ci si risente attorno al 16 settembre. A tutti voi un abbraccio e vi lascio in compagnia di... Fichi secchi. Buona lettura.


FICHI SECCHI


E' estate, una strana estate dove la meteorologia guadagna le prime pagine di giornali e telegiornali relegando in ultima pagina notizie più importanti, ma non è certo di questo che vorrei parlare.

A dire la verità non so di cosa voglio parlare, ma e' proprio questo che

mi stuzzica: parlare senza dire nulla...

Magari potrei raccontarvi la mia vita, anzi: potrei anche evitare di farlo

o forse potrei parlare di cose serie ma visto il clima credo dovrò

accontentarmi di parlare di nulla.


Ma come si può  parlare del nulla se non lo si conosce?

Il vocabolario, alla voce nulla, cosi' riporta: "pronome indefinito, niente, un fico secco..." Appunto, adoro i fichi secchi anche se fanno ingrassare, ma come può un nulla fare ingrassare? Il quesito, probabilmente, torturerà le mie prossime notti.

Però ora vorrei continuare a parlare di nulla o di fichi secchi. Potrei dirvi che il fico secco è un alimento e che, per assurdo, anche la bistecca alla fiorentina lo è.


Potrei asserire che il fico secco è nulla mentre la "fiorentina" (fatte salvo alcune eccezioni calcistico/sportive) non può certo considerarsi un nulla... La cosa, ha sicuramente una sua logica: il fico secco è un fico secco mentre la fiorentina ha l'osso e come potete immaginare, esistono ossi duri che (e questo e' un dato di fatto) proprio non possono essere considerati niente, anche perchè un loro schiaffone può essere estremamente doloroso e io sono notoriamente contrario al dolore.

Allora parliamo degli ossi duri intesi come esseri umani ma non sarebbe

umano parlarne e se non se ne può parlare, allora si è costretti a

tornare a parlare di nulla ma questa, ormai vi è noto, è  una strana

estate e non se ne può certo scrivere con una simile facilità.


Daniele "tarlo" Tarlazzi (estate 2002 rielaborazione settembre2006)


giovedì 7 settembre 2006

Arthur Serpis: Omaggio a Diabolik n.2

Ultimo omaggio a Diabolik che, per chi non l'avesse intuito, venne disegnato qualche anno fa in occasione del Natale. In realtà servì come "cartolina augurale" agli iscritti della Diabolik Mailing List (un gruppo di appassionati che discute quotidianamente delle avventure del Re del terrore). Direi anche che per questa settimana è l'ultima vignetta - omaggio ai personaggi che hanno fatto grande la storia del fumetto italiano.


Una piccola annotazione personale: ancora un post, tra domani e dopodomani, poi (forse) finalmente mi allonatanerò per un breve periodo di ferie e le trasmissioni, salvo sorprese dell'ultimo secondo, riprenderanno il 17 settembre.


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Diabolik  è un mensile edito da Astorina srl -  Diabolik © Astorina srl i diritti sono riservati http://www.diabolik.it


Arthur Serpis © 2000/2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi

mercoledì 6 settembre 2006

Arthur Serpis: Omaggio a Diabolik n.1

Continuiamo con gli "omaggi" ai grandi personaggi dei fumetti... Oggi è il turno di Diabolik ma attenzione...domani si replica con un altro piccolo omaggio al re del terrore nato dalla fantasia delle indimenticabili sorelle Angela e Luciana Giussani.


Una piccola osservazione personale: Nei giorni scorsi, nel silenzio quasi totale dei media, si è spento Brenno Fiumali che è stato lo storico Art director della casa editrice Astorina. Questo omaggio è dedicato alla sua memoria.


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Diabolik  è una pubblicazione di Astorina srl. Diabolik © Astorina srl i diritti sono riservati - http://www.diabolik.it


Arthur Serpis © 2000-2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi

In attesa...

In attesa di pubblicare il primo omaggio di Arthur Serpis a Diabolik (entro il pomeriggio di oggi direi) apriamo velocemente un dibattito culturale. Molti di voi conosceranno sicuramente il romanzo di fantascienza di Scerbanenco "Il cavallo venduto". Ebbene il giovine editore Poverazzo affascinato dal titolo in questione, ha affidato e commissionato ad un autore sconosciuto una serie di sequel. Siamo in grado di anticiparvi i titoli in preparazione:


Il cavallo cotto e mangiato


Il cavallo al burro


Il cavallo tarlato


Volumi imperdibili per gli appassionati del genere. Opere davvero introvabili e rintracciabili solo tramite l'editore (http://www.poverazzoeditore.it)


è una "pubblicità regresso" by Tarlo

martedì 5 settembre 2006

Arthur Serpis omaggio a Tex

Sfrucugliando tra le striscie "dimenticate" e mai pubblicate e quelle appena imbastite, ho ritrovato alcuni "omaggi" dedicati ai grandi personaggi che hanno fatto la storia del fumetto italiano. Il primo omaggio che vi propongo riguarda Tex Willer il ranger creato dalla fantasia di Giovanni Luigi Bonelli e Aurelio Galeppini. Tex e i suoi pard cavalcano ancora le edicole italiane e appassiona ancora la mia inestinguibile voglia di avventure a fumetti.


Nei prossimi giorni un paio di omaggi dedicati ad un altro grande personaggio storico del fumetto italiano: Diabolik!


Daniele "tarlo" Tarlazzi


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Tex willer e Kit Carson © Sergio Bonelli Editore 


Arthur Serpis  ©2000/2006 By Daniele "tarlo" Tarlazzi

domenica 3 settembre 2006

Claire

Oggi ho conosciuto Claire una splendida cagnetta di 7 anni che, spaventata dagli spari dei cacciatori, è fuggita da casa terrorizzata e la fortuna ha voluto che durante la fuga, la non più giovanissima cagnolina, non abbia perso la sua medaglietta contenente nome e numero di telefono della padrona e soprattutto che abbia scelto come rifugio il luogo dove lavoro. L'ho trovata assetata e impaurita nel parco che circonda la mia azienda ho provveduto a dissetarla e l'ho tranquillizzata con coccole e qualche pezzettino di crackers e alla fine l'ho restituita alla sua proprietaria.


Claire ha una lunga e brutta storia con un bel finale: sequestrata dal precedente proprietario a causa di maltrattamenti,  sfruttata per le corse su slitta, malnutrita e malmenata ha avuto la fortuna di trovare una nuova proprietaria che la coccola e se ne prende cura. Purtroppo Claire è spaventata dagli spari, dai tuoni e dai rumori troppo improvvisi e la sua indole la spinge a cercar riparo...fuggendo.


Ho passato un oretta in compagnia di quella dolce cucciolona e la sua compagnia mi ha immediatamente ricordato quanto amore e affetto siano capaci di donare gli animali...


(Nella foto: Claire)



Tarlo

venerdì 1 settembre 2006

Arthur Serpis inedito - seconda puntata -

Ed ecco qua la seconda puntata inedita facente parte della nuova produzione. Nella scorsa puntata abbiamo lasciato Arthur Serpis alle prese con il suo autore che (per rilanciare l'immagine del personaggio) propone al serpentaccio di partecipare ad un reality show. Come avrete notato, lo dico per fare un po' di riassunto, Arthur rifiuta categoricamente poi però si lascia convincere grazie ad una prosperosa serpentessa... cosa succederà? Lo vedrete qui sotto.


Prima di continuare e di proporvi la striscia in questione vorrei farvi partecipi di un dubbio che attanaglia la mia mente: in realtà, in fase di "sceneggiatura" avevo previsto di abbandonare il tema "reality" gia dalla prossima puntata ma aggiungendo un paio di vignette di collegamento e modificando leggermente i testi previsti, potrei (se l'idea di vedere Arthur alle prese con le difficili prove che le produzioni televisive riservano ai "reality show" vi aggradano) proseguire ed ampliare il tema "reality"... potrebbero esserci sviluppi inquietanti e interessanti.... che faccio? Continuo con il "Grande Serpentello" o torno alla produzione normale? Esprimete le vostre idee al  più presto perchè la matita ha voglia di andare avanti


Daniele "tarlo" Tarlazzi


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Arthur Serpis © 2006 by Daniele "tarlo" Tarlazzi


 

Diario di viaggio "il romanzo"

Diario di viaggio: capitolo 1 Giorno prima della partenza. Avere avuto una moglie di un certo tipo, avrebbe dovuto condizionare la vi...