sabato 31 dicembre 2011

Buon Anno!

Ultimo giorno del 2011, l'anno vecchio è finito ormai e un altro arriverà... temo che per la crisi non ci sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, ma mi auguro comunque che il 2012 che sta bussando alle porte, possa portare gioia e cose belle a tutti voi. Buon anno amici e grazie di cuore per avermi donato un anno ricco di soddisfazioni e belle cose! Auguri a tutti e Love and Peace!!!

"2012" © 2011 Testo, disegni e colori di Daniele "tarlo" Tarlazzi

martedì 27 dicembre 2011

Semplificazione:,pagamenti on line

Ufficio complicazioni cose semplici... Vuoi pagare la tua bolletta on line? Bene... Sei registrato? Ottimo... Hai inserito la gia username e la password scelta in fase di registrazione? Ma sei spettacolare... Ora dicci hai un solo contratto con noi? Si? Giusto: ci risulta così... Ora inserisci il tuo codice cliente... Come? Lo hai lasciato a casa? Ci spiace, allora nonostante tu abbia inserito tutte le centinaia di dati richiesti, ma essendo sprovvisto di codice cliente, non potrai pagare... È per la tua sicurezza... Non hai idea di quanta gente desideri pagare le bollette altri... (il primo che mi parla di semplificazione verrà trucidato con odio)


Sempre in pista

Sempre in...Pistaaaaaa!

Sempre in pista

Sempre in...Pistaaaaaa!

Sempre in pista

Sempre in...Pistaaaaaa!

Sempre in pista

Sempre in...Pistaaaaaa!

domenica 25 dicembre 2011

Buon Natale

Non sono uno che ama il Natale alla follia e non per mancanza di spiritualità, ma per ben altri motivi che sarebbe lungo e noioso spiegare in questa sede... detto questo vi propongo la vignetta di Natale di "2012" che si domanda proprio come e dove andrà a finire lo "Spirito Natalizio" nei giorni della fine del mondo (che pare arriverà in ritardo come un treno delle ferrovie dello stato) prevista dai Maya. A tutti voi un abbraccio e il mio più sincero augurio di Buon Natale

"2012" © 2011 Testo, disegni e colori di Daniele "tarlo" Tarlazzi

mercoledì 21 dicembre 2011

joyeux noel

Non so perchè, ma la gente a Natale impazzisce...
Si arriva al punto che per fare un regalino o il classico "pensiero" diventiamo disposti ad "uccidere" per un parcheggio...
Personalmente subisco non poco lo stress per lo shopping selvaggio e per il conseguente nervosismo da IVA al 21%, ma questo è un altro discorso, meglio tornare in tema.
Da anni ormai il Natale ha perso di significato ed è da considerarsi alla pari di una festa commerciale tipo San Valentino o festa del "papàmammafiglisantaluciacaterinaecompagnia".
Comunque il Natale resta una festività con un fascino particolare e dove le contraddizioni quotidiane si esaltano: siamo più incazzerecci perchè non troviamo parcheggio, ma nello stesso tempo diventiamo più buoni.
In pratica continuiamo ad imprecare contro chi ci riga la macchina o ci ruba il posto in coda alle poste, ma lo facciamo con un sorriso e questo ci basta perchè un sorriso gratis, non è mai "scontato"...

Per l'immagine: © Aventi diritto

giovedì 15 dicembre 2011

son soddisfazioni...

Dopo aver ricevuto le prime copie "ufficiali" dei miei librettini a fumetti, gongolo come un bambino... (Se volete riceverli anche voi potrete acquistarli cliccando QUI)

foto by Valycip

martedì 13 dicembre 2011

Torna: A spasso con Daisy!


L'associazione C.L.A.M.A. Ravenna Onlus invita i cittadini all'edizione natalizia di "A spasso con Daisy.. e con tutti gli altri", che si terrà sabato 17 dicembre dalle 10,30 alle 12 circa.

I cani in cerca di casa, accompagnati dai volontari dell'associazione, sfileranno da via Cavour fino in Piazza del Popolo, dove sosteranno per permettere ai loro "fans" di conoscerli più da vicino.

Scopo dell'iniziativa è, come sempre, sensibilizzare la cittadinanza sull'esistenza di cani docili ed affettuosi che non aspettano altro che di essere adottati; nella particolare occasione delle festività, desideriamo anche sottolineare l'importanza di un'adozione consapevole: il cane deve essere portato a passeggio e ricevere cure e cibo adeguati per tutta la vita, anche dopo la parentesi del Natale. In cambio, vi offrirà amore e riconoscenza incondizionati. Per informazioni: www.assclama.org   tel. 349-6123736


Le illustrazioni a corredo della manifestazione e dei volantini della manifestzione organizzata da C.L.A.M.A Ravenna Onlus, sono state interamente realizzate da Daniele "tarlo" Tarlazzi


venerdì 9 dicembre 2011

L'occasione fa il ladro

Sabato e domenica al teatro Alighieri di Ravenna, per la stagione d'opera, verrà messa in scena una delle opere più divertenti e forse irriverenti di Gioacchino Rossini. "L'occasione fa il ladro" un opera (come il Bruschino) basata sugli equivoci e sulle menzogne. Come sempre più spesso accade si "scopre" che certi libretti e certe opere, non sono figli del tempo che fu, ma che sono assai attuali. Un occasione unica per divertirsi con le giocose arie Rossiniane.
Per farvi meglio comprendere di cosa si tratta, vi propongo due arie tratte da due diversi allestimenti scenici.



martedì 6 dicembre 2011

Tutti prima o poi scrivono un libro...

Tutti prima o poi scrivono un libro, io per portarmi avanti con i lavori, ne ho "scritti" o meglio disegnati addirittura due.

Spinto da alcuni amici che da tempo insistevano per avere una raccolta cartacea dei miei fumetti, tentavo di rimandare lasciando vaghe e quanto mai improbabili speranze: la crisi, i costi di produzione alti, l'enorme difficoltà di trovare un editore... Ora però i libri ci sono, forse il loro prezzo spaventa, ma sono due volumi a fumetti (uno di 32 e uno di 52 pagine) interamente a colori e la scelta del colore purtroppo alza un po' il prezzo di copertina. Si tratta di autoproduzioni per cui forse il risultato grafico non è a livello professionale, ma non nascondo l'emozione avuta nel ricevere la "stampa di prova". Se siete curiosi, potrete curiosare su Lulu.com che al momento è l'unico negozio on line a distribuire i miei lavoretti in carta (non si trovano in libreria o fumetteria, ma solo on line) oppure potete cliccare sulle immagini e, automaticamente, vi si aprirà la pagina del libro desiderato... Scusate lo "spottone", ma era necessario farlo :-)))

lunedì 5 dicembre 2011

Vite a perdere

Se qualcuno mi chiedesse: "Qual'è il tuo autore di gialli preferito?" non avrei nessun dubbio e risponderei, con voce chiara e stentorea, "Ed McBain".
Di Ed McBain (conosciuto anche come Evan Hunter e Richard Marsten) cerco di recuperare e collezionare tutto, non solo i romanzi dedicati all'87° distretto.
I romanzi di McBain hanno un ritmo particolare, appassionante, violento, intrigante e veloce. Catturano il lettore inchiodandolo alla poltrona dalla prima all'ultima pagina.
Per questo motivo, sono lietissimo di annunciare l'uscita di "Vite a Perdere" una raccolta di racconti neri edita da Einaudi nella collana Stile Libero noir.
Inoltre mi auguro che prima o poi, Mondadori (o chi potesse rilevare i diritti di pubblicazione), ristampasse integralmente e in ordine cronologico sia i romanzi della serie dedicata all'87° distretto, sia quelli dell'avvocato Mattew Hope.

domenica 4 dicembre 2011

Brividi....

Durante la conferenza stampa del Presidente del consiglio Monti, ho captato una frase "Dovremo rivedere i meccanismi degli ammortizzatori sociali"... ho avuto un brivido.
 

Tassi, tasse e tartassamenti

L'aumento delle tasse comporterà un esborso per cittadino superiore ai 600 euro, quindi saremo costretti a pagarle con carta di credito, bancomat o assegno (viste le nuove regole sulla tracciabilità dei pagamenti). A quel punto le tasse diverranno un bene di lusso e verranno tassate... 
Per l'immagine: © Aventi diritto

venerdì 2 dicembre 2011

Preserv...profil.... Profilato in lattice!

Che dire, non ho parole adatte... o meglio le ho ma mi autocensuro che non si sa mai e comunque, per rispetto e per non offendere nessuno (come mamma Rai consiglia), oggi non dirò nemmeno la parola cacca! (e lo dico, a reti, unificate qui e su www.danieletarlazzi.net)
Preserv...profil... Profilato in lattice © 2011 Testo, disegni e colori di Daniele "tarlo" Tarlazzi

giovedì 1 dicembre 2011

Togliere i libri alle donne? Ussignur, ma cosa mi tocca sentire (leggere)

Perdonate la lunghezza di questo post...
Riporto in toto un articolo di Camillo Langone apparso sul quotidiano Libero qualche giorno fa. Mi permetterò, al termine del suo..."scritto", di esprimere una mia inutilissima considerazione.


"l lavoro che gli italiani non vogliono davvero più fare non è lo spazzino o il panettiere. Il lavoro che gli italiani non vogliono davvero più fare è il genitore.
Si può capire: non esiste oggi lavoro più gravoso e meno remunerato, anzi, più tartassato. Una volta i figli piccoli erano braccia per i campi e quelli grandi erano bastoni della vecchiaia, adesso tocca mantenerli vita natural durante, come impone la Corte di Cassazione («L’obbligo di versare il contributo per i figli maggiorenni cessa solo quando il genitore obbligato provi che essi abbiano raggiunto l'indipendenza economica», sentenza 14123 della prima sezione civile). Ma non può essere solo questo a provocare lo sboom della popolazione e il boom dell’immigrazione. 


Culle vuote e barconi pieni sono fenomeni così strettamente legati che perfino un sincero xenofobo come me ha sbuffato, dopo la reazione leghista alla forzatura di Napolitano sulla cittadinanza ai figli degli immigrati. Io sono di destra perché sono realista: le ideologie e le utopie non me le bevo. E l’uscita di Calderoli («Siamo pronti a fare le barricate») non mi sembra piantata nella realtà, la Padania in armi è una visione ancora più utopistica dell’Italia senza frontiere che il Presidente della Repubblica vuole imporci a suon di colpetti di stato. 
CULLE VUOTE
Da troppo tempo la Lega abbaia ma non morde. Da troppo tempo i politici, di tutti i partiti, mica solo i bossiani, preferiscono i sogni alle statistiche. La natura non tollera vuoti, bisogna metterselo in testa: non è pensabile che una nazione si spopoli senza che alle nazioni vicine venga in mente di ripopolarla. Se in Italia il numero di figli per donna è 1,32, molto sotto la soglia di sostituzione che è poi la soglia dell’estinzione prossima ventura, ci vorrebbe altro che le dichiarazioni di Calderoli, ci vorrebbe un’atomica al giorno per impedire gli arrivi dalla Siria, dall’Egitto, dalla Libia, dove i figli per donna sono più di tre.
E poi le avete viste le piramidi demografiche, quelle rappresentazioni che mostrano la popolazione suddivisa in fasce di età? Non bisogna essere ingegneri o appassionati di faraoni per sapere che le piramidi, se ci tengono a stare in piedi, devono avere base larga e punta stretta. Disgraziatamente la piramide demografica italiana è stretta alla base (pochi giovani), gonfia in mezzo (tantissimi quarantenni) e piuttosto larga in alto (molti vecchi). Più che una piramide sembra una trottola e le trottole, si sa, dopo qualche giro cadono. Per non far cascare a terra il trottolone italiano bisogna dargli un appoggio e i puntelli possibili sono soltanto due: nuova immigrazione e nuova prolificazione. 

Il primo non me lo auguro: mi capita sempre più spesso di trovarmi completamente circondato da stranieri (alla stazione di Brescia, in viale IV Novembre a Reggio Emilia, sui regionali notturni in partenza da Bologna...) e mi sembra di vivere un incubo. Preferisco il secondo puntello però bisogna convincere gli italiani a riaccettare il duro lavoro di padri e di madri.
DIO NON C'ENTRA

Come? Convertendoli all’islam? Non serve: il paese più prolifico del pianeta è il maomettano Niger (7,68 figli per donna) ma subito dopo, nella classifica della fecondità, si trova la cristiana Uganda. Quindi la religione conta poco o nulla, e a riprova ecco l’Iran, precipitato anch’esso sotto la soglia di sostituzione nonostante veli e ayatollah. Che allora convenga diventare induisti? Macché: in molte zone dell’India ancora all’apparenza prolifica il tasso di fecondità sta crollando. Oppure buddisti? Niente da fare: i thailandesi si vanno estinguendo a ritmi europei. Comunisti? Peggio che andar di notte, a Cuba si fanno meno figli che nella decadente Olanda. Se non è la religione, se non è l’ideologia, qual è il vero fattore fertilizzante?
LA RICETTA
Io lo so ma l’ho tenuto per la fine dell’articolo perché non avevo fretta di farmi linciare. Ebbene, gli studi più recenti denunciano lo stretto legame tra scolarizzazione femminile e declino demografico. La Harvard Kennedy School of Government ha messo nero su bianco che «le donne con più educazione e più competenze sono più facilmente nubili rispetto a donne che non dispongono di quella educazione e di quelle competenze».
E il ministro conservatore inglese David Willets, ha avuto il coraggio di far notare che «più istruzione superiore femminile» si traduce in «meno famiglie e meno figli». Il vero fattore fertilizzante è, quindi, la bassa scolarizzazione e se vogliamo riaprire qualche reparto maternità bisognerà risolversi a chiudere qualche facoltà.
Così dicono i numeri: non prendetevela con me.
di Camillo Langone" per LIBERO quotidiano. Articolo pubblicato da LiberoQuotidiano.it 

La mia considerazione:

Questo è chiaramente un articolo provocatorio messo li apposta per fare "audience" e pubblicato per scatenare il popolo femminile e non della rete. 
Mossa intelligentissima, visto che l'articolo ha centrato pienamente il suo obiettivo e che da giorni su facebook non si parla d'altro. 

Ammetto però che l'articolo ha infastidito parecchio anche il sottoscritto.
Il giornalista, nella sua analisi, pare abbia ignorato totalmente il perchè le famiglie facciano certe scelte e le motivazioni sono a mio avviso piuttosto chiare: stipendi sotto la media europea, troppe tasse, nessuna possibilità o quasi di sbocchi professionali, altissima disoccupazione... 
Senza contare il fatto che molte famiglie siano costrette a vivere con stipendi ridicoli spesso sotto i 1000 euro e che con quella cifra, si debbano far quadrare i conti (luce, gas, acqua, telefono, cibo, tasse e gabelle varie, bolli, assicurazioni, benzina, spese condominiali, affitti o mutui).
Il risultato più logico? Quello di non fare figli per evitare di far mancare loro le cose base... Certo forse potreste dire che il mio è un pensiero egoista e che se tutti la pensassero come me allora si, bisognerebbe dar ragione al signor Camillo Langone. Io non penso di essere egoista, anzi... penso che la mia scelta di non avere figli sia dettata da una forma altissima di generosità, ma non divaghiamo con decisioni personali e torniamo in tema.

Ha pensato il giornalista in questione a quanto costi un litro di latte in polvere, gli omogeneizzati o quanto possa gravare in un misero bilancio famigliare il costo di pannolini o le quotidiane spese per la (mi sia consentito un termine volutamente cattivo, ma ironico) "manutenzione del piccolo erede"?

Inoltre trovo sconveniente tirare in ballo questioni come la religione o scolarizzazione. Non sono certo questi i termini della "partita" e non è certo dare la colpa ad un aumento della cultura e ai molti interessi delle nostre signore.
Quando si vuole fare uno studio sul perchè esista un calo demografico, a mio avviso, occorre valutare molte, moltissime cose più di quelle esposte nell'articolo pubblicato da Libero: Occorre in primo luogo studiare il caso con la dovuta attenzione e professionalità, bilanciando pro e contro ed inserendo fattori economici, politici e sociali, studiarne sociologicamente gli aspetti, confrontarsi con luminari e studiosi di certi aspetti, ma soprattutto pesare bene le parole con le quali si comporrà poi l'articolo.
Lungi da me dare lezioni di giornalismo, ma mi è parso che il tema sia stato trattato con sufficienza e poca professionalità.

Certo la cosa migliore sarebbe ignorare la lettura di certi articoli e semplicemente continuare a  ragionare con la propria testa, ma si sa siamo esseri umani e l'essere umano è portato a fare errori e io personalmente, ne faccio tantissimi.

Diario di viaggio "il romanzo"

Diario di viaggio: capitolo 1 Giorno prima della partenza. Avere avuto una moglie di un certo tipo, avrebbe dovuto condizionare la vi...