700.000 persone
(non so quante ne abbia contate la questura), nella giornata di ieri
hanno seguito il comizio delle tre maggiori confederazioni sindacali: CGIL, CISL e UIL. Il loro slogan era "La priorità è il lavoro".
La mia vignetta di oggi è forse un po' politicamente scorretta, ma mi
pongo alcune domande che condivido con voi.... Dov'erano questi signori
sindacalisti nel corso degli ultimi vent'anni? Si sono accorti (non
voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma siamo li) che nell'ultimo
ventennio i sindacati hanno perduto il 99% del loro potere di contrattazione?
I "nostri" rappresentanti sindacali si rendono conto di aver perso un sacco di consensi (iscrizioni e tessere) nel corso di questo tempo?
E, domanda più importante: si sono mai chiesti il perchè del "disamore" verso coloro che, teoricamente, dovrebbero curare l'interesse di chi lavora? Non basta organizzare un concertone per farsi perdonare le malefatte di questi anni, non basta lanciare slogan triti e ritriti... Occorre fegato, forza d'animo e veri ideali. I sindacati si allontanino dalle sirene della politica e tornino a fare quello che è il loro mestiere di intermediari che lottano per il miglioramento delle condizioni di lavoro, ma lo facciano con la consapevolezza che far sindacato NON è un lavoro, bensì una MISSIONE!
I "nostri" rappresentanti sindacali si rendono conto di aver perso un sacco di consensi (iscrizioni e tessere) nel corso di questo tempo?
E, domanda più importante: si sono mai chiesti il perchè del "disamore" verso coloro che, teoricamente, dovrebbero curare l'interesse di chi lavora? Non basta organizzare un concertone per farsi perdonare le malefatte di questi anni, non basta lanciare slogan triti e ritriti... Occorre fegato, forza d'animo e veri ideali. I sindacati si allontanino dalle sirene della politica e tornino a fare quello che è il loro mestiere di intermediari che lottano per il miglioramento delle condizioni di lavoro, ma lo facciano con la consapevolezza che far sindacato NON è un lavoro, bensì una MISSIONE!
Considerazioni post Primo maggio © 2013 Testo disegni di Daniele "tarlo" Tarlazzi
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