giovedì 16 febbraio 2017

Diario di un tarlo qualunque: L'arrivo di "Bimba"


C'era una barca molto carina con il soffitto, con la cucina...
Ero un bambino quando, per la prima volta, solcai i mari su una barca a vela e fu un emozione così intensa da non essere mai dimenticata. Un giorno un amico, invitò la mia famiglia sulla sua barca a vela chiamata "bimba". Fu esaltante. Il rumore delle onde che si infrangevano sullo scafo, il silenzio e la pace interrotta solo dal lontanissimo suono del vociare di turisti in spiaggia che, per uno strano gioco di eco, arrivava fino a noi. Dopo quella barca, altri esaltanti momenti di mare li ho vissuti navigando con mio zio Umberto, su un piccolo Flying Junior. Ma ero cosciente che, avere una barca mia, era un sogno che non mi potevo permettere ed era una passione che andava soffocata. Era uno sport che, secondo la mia testa, i miei genitori non avrebbero potuto permettermi di fare e cosi, mi allontanai da ciò che mi piaceva del mare perché per me il mare non era avere un ombrellone e la spiaggia a disposizione, ma avere una barca che mi permettesse di allontanarmi dalla confusione. 
Così è stato fino a qualche settimana fa quando, passeggiando sul molo con mia moglie, sono tornato a fantasticare su quanto sarebbe stato bello, un giorno, avere la possibilità di navigare su qualcosa di diverso da internet. Le passioni covano sotto la cenere e a volte basta poco, a volte un soffio di vento, a volte una frase detta dalla propria compagna e quel fuoco divampa.
Cerco qualche informazione, contatto un vecchio marinaio, amico e profondo conoscitore di barche e con la solita incoscienza che mi è riconosciuta, andiamo a vedere una piccola barca usata. Mentre passeggio sul molo con l'amico, vedo "quel" natante: 
"La vedi quella barca che si chiama Bimba? È stata la prima barca su cui io sia mai salito" gli dico.
"Va a finire che è proprio quella che vogliono vendere" mi risponde lui, sbuffando un po' di fumo dalla sua immancabile pipa. 
Incredibile a dirsi, la barca era proprio quella! La stessa barca che un tempo mi aveva fatto vivere sogni di viaggi e avventure!
Così, quello scafo, tra qualche settimana,tornerà a viaggiare con me come nuovo proprietario alla guida. Un cerchio che si chiude e una nuova avventura che prende il via: una nuova vita, tra le onde, sta per essere vissuta. Che il vento mi sia dolce e il mare guardi con occhio benevolo la mia incoscienza perché io e "Bimba" riprenderemo un sogno lasciato interrotto tanto tempo fa.


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