Navigo, nel grande mare virtuale sulla mia misera barchetta a remi (visione assai poetica della fredda tastiera). Navigo e mi imbatto spesso, grazie alla segnalazione dei miei "e-amici", in siti in lingua inglese che, magari, consigliano libri in inglese che mai verranno tradotti in italiano.
Per me, misero navigatore dotato di "canotto virtuale", significa vagar in un mare di scogli. Non capisco un "acca" di inglese: per me la lingua anglosassone potrebbe essere arabo, turco, cinese o bergamasco, ma l'inglese è ormai sulla bocca di tutti e così, anche nelle italiche bocche è tutto un fiorir di: "Gubai mai frend a uar iu? Ai em veri veri appi...." e di "allò ai em fain zenchiù"... ed io mi sento escluso.
Senza inglese non si va da nessuna parte: l'ho provato sulla mia pelle anche nella "recente" vacanza slovena. Non è colpa mia se al centro massaggi, mentre mi si ordinava un perentorio "Turn!" ho risposto: "Si, si turn domani alla stessa ora" e non è certo colpa mia quando alla domanda: " you want a bag?" ho confuso bag con bug ed ho risposto in un italianissimo "col cavolo che voglio degli insetti...ho gia un sacco di zanzare a casa mia!".
A dire il vero non so cosa abbiano capito i miei occasionali interlocutori, ma nei loro volti leggevo un chiaro ed esplicito invito: "non farci 'turnar' le rotondità site nelle nostre anatomie inferiori e vedi di andare a lezione di Inglese!". Dovrei frequentare un corso per neonati se volessi davvero imparare qualcosa: la mia pronuncia "anglosassone" infatti, riesce a far ridere chiunque...anche la mia giovane amata e rispettosa nipotina ride alle mie "strafalcionate inglesi". Lo ammetto: sono un grosso grasso ignorante. Mi sento escluso dal mondo delle lingue straniere e anche dal nuovo intercalare giovanile così pieno di "kappa", di "tvb", di "6 come 6".
Probabilmente,l'ingrigire dei miei capelli superstiti, ha ingrigito anche il mio cervello. Così, se gia faticavo a comprendere poco e male il dialetto della mia natia "Romagna solatia", ora inizio a comprendere assai male anche l'italico linguaggio.
Ma se le "lingue" sono per me un grosso "iceberg", beh allora mi affiderò all'incoscienza che mi contraddistingue e, come diceva Francesco De Gregori, cantando la storia del Titanic: "Il capitano dice al mozzo di bordo
signor mozzo io non vedo niente
c'è solo un po' di nebbia che annuncia il sole
andiamo avanti tranquillamente..."
n.d.a: ho scoperto che, grazie all'umana inventiva, da qualche tempo in rete esistono "traduttori universali" che in men che non si dica (kuattro e kuattrotto, tradotto in giovanilese), traducono tutto... magari letteralmente, fornendo così un piccolo aiuto a noi piccoli rematori della rete.
© dicembre 2005 by Daniele "tarlo" Tarlazzi
Mi fai ricordare quell'episodio di "Ai confini della realta'" dove il padre si alza la mattina non capendo cosa intenda il figlio per "Mi porti a brontosauro"... e pian piano tutte le parole che percepiva dal mondo esterno diventavano incomprensibili. Lentamente. Fino a non riuscire piu' a capire nulla.
RispondiEliminaCmq ti consiglio Tis-School ... che "ti scuolano" loro...
6 1 Mito
ha ha ha... i traduttori universali! fai questo gioco: prendi un testo in italiano, traducilo in inglese e poi di nuovo nella tua lingua. Ora leggi e dimmi cosa ci capisci. Niente, se non una sorta di comica filastrocca vero? Ecco questo è quello che significa 'intelligenza artificiale'...
RispondiEliminaQuasi quasi ci faccio un bel post!
ciao
PS un po' di inglese lo potresti pure studiare però!
Codyallen: Appena posso vado a vedere questo tis-school anche se mi fa parecchia paura essere "scuolato"
RispondiEliminaRinoceronte: Vero, me ne ero accorto ed effettivamente quelle traduzioni sono un po' comiche, ma forse riescono a far capire quanto meno il senso del discorso...il resto lo si immagina ;-)
E' un po' come con il "T9" del telefonino: mi sono sempre chiesto perchè se devo mandare un messaggio di coccole alla morosa, alla fine le mando solo messaggi di "anabole" ;-)
E' la prima volta che capito da queste parti... devo dire che non si sta per niente male. Blog divertente!
RispondiEliminaSe posso dire la mia, rinoceronte ha ragione, un pochino di inglese potresti studiarlo!!! :)))) Bye bye!!!
siete forti.... l' inglese un pochino lo conosco, anni fa mi iscrissi ad un corso serio e quando uscivo dalle prime lezioni avevo la sensazione di avere il cervello in fiamme.. Però quando ti rendi conto che parli in un'altra lingua senza starci a pensare, è magnifico! anche se mi capita raramente...
RispondiEliminaIo all'Inglese preferisco le Svedesi :)
RispondiEliminaStorie: Benvenuto da queste parti :-) Prima o poi (lo prometto) farò un corso di inglese solo che al momento non... insomma non ho tempo ;-)
RispondiEliminaGrigietta: Il mio cervello è spesso in fiamme e senza inserirgli nuove informazioni ;-) A parte gli scherzi: ho un cervello vecchio modello, ha poca "Ram" e un hard disk piccino piccino e inizia ad essere difficile trovarne i ricambi ;-)
Codyallen: ...Signur :-DDD
anch'io preferisco gli svedesi agli inglesi! :-DDDD o signùr,giusèp e maria!!!
RispondiEliminaGrigietta: Ma va che gli italiani sono meglio :-D
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